giovedì 1 dicembre 2011

Luciano Moggi

"Caro Conte, con Del Piero non va bene"




Juventus Channel News

Il Novara chiama la Juve

Ci prestate Iaquinta?
Il Novara è in ripresa grazie all’ottimo lavoro di Attiio Tesser che riesce, comunque, a gestire al meglio il parco giocatori che ha a disposizione: la vittoria con il Parma e la bellissima qualificazione di Coppa Italia in rimonta a Catania ha riportato il sorriso. Il periodo grigio, forse, è alle spalle. Ma la squadra, per avere più possibilità di salvarsi, deve acquistare una punta centrale di un certo spessore.

TELEFONATA JUVE Per questo motivo il direttore sportivo Mauro Pederzoli, che non ha fatto rimpiangere Pasquale Sensibile, secondo indiscrezioni avrebbe chiesto alla Juventus il prestito di Vincenzo Iaquinta sino al termine della stagione. L’attaccante juventino, dopo i problemi fisici di inizio stagione, è tornato in buone condizioni e si allena regolarmente con il gruppo. Su di lui c’è pure un forte interessamento dei brasiliani del Gremio. Anche Toni, l'altro bomber di scorta, pure lui quasi sempre in tribuna, potrebbe interessare al Novara e pure lui è nel mirino del Gremio. Il problema principale, comunque, per tutte e due, riguarda l’ingaggio. Impossibile per il Novara. Ma se la Juve contribuisce, chissà...

Camillo Forte

Massimo Marianella Sul Momento Juventus

Bonucci

Cena di scuse per l'errore in Napoli-Juve
Superato il doppio banco di prova Lazio-Napoli, per la Juve di Conte ne arriva uno altrettanto importante. Domenica, allo Juventus Stadium, c’è il Cesena. Più che i romagnoli in sé - comunque rivitalizzati dalla cura Arrigoni - sarà l’assenza di Pirlo ad aumentare i crediti del prossimo esame. Per la prima volta mancherà in regia l’ex milanista. Giocatore unico per tocco, intelligenza, tempi di gioco e qualità. Sostituirlo è impossibile, neanche un’apertura “speciale” del mercato risolverebbe il problema. Conte lo sa bene. Più che gli straordinari a Marotta, infatti, è pronto a variare qualche misura del vestito della sua Juventus per mantenere la testa della classifica.

PIANO MILAN - Già, perché domenica, quando i bianconeri entreranno allo Stadium, potrebbero non essere più primi. Almeno virtualmente, visto che domani sera il Milan, nell’anticipo a Marassi col Genoa, ha la chance di guadagnare la vetta. Come si augura Allegri. Amante di calcoli e tabelle, il tecnico toscano non ha nascosto di voler arrivare alla pausa natalizia davanti a tutti. Juventus compresa.

BONUCCI - Ieri i bianconeri si sono allenati a Vinovo. Di certo, la fame non è passata. In tutti i sensi. Tanto che Leonardo Bonucci, per farsi perdonare l’errore sul 3-1 di Pandev, ha deciso di portare a cena la squadra. Invito divulgato con un messaggio sul sito personale: «Napoli Juve 3-3. Buongiorno a tutti. Che dire... Che abbiamo un carattere da Leoni. Bella partita contro un grande Napoli e un risultato che ci dà forza e convinzione più che mai. Quanto a “Me”, mi spiace un casino per il 3° gol subito. Ero sicuro di anticipare Pandev invece poi... porca miseria è andata come è andata. Colpa mia! Desidero che questo episodio mi rinforzi e che mi faccia esser più concentrato, più sul pezzo come dice il mio grande capitano Dieci. Pagherò una cena a tutti. Ora ci aspetta il Cesena, in forte ripresa. Domenica a Torino sarà una partita non facile per noi. Però nel nostro stadio abbiamo un solo obbligo: vincere!».

Lo swing di Pepe

Prima pagina Tuttosport 1/12

mercoledì 30 novembre 2011

Pensavo di aver vinto.....Le ultime parole famose....

Tormentone Amauri

«Arsenal pronto a fare un'offerta per Amauri»
"Arsene Wenger è pronto a fare un'offerta shock alla Juventus per Amauri". Questo quello che scrive il Daily Star a proposito della prossima riapertura del mercato. Wenger è alla ricerca di un attaccante, non solo di un partner per Robin Van Persie ma anche di una pedina in grado di dare il cambio nel settore avanzato dei Gunners. In Inghilterra, però, si pongono alcuni dubbi sulla convenienza dell'operazione per il club londinese: 11 milioni di sterline per un attaccante di 31 anni sembrano eccessivi secondo la critica d'Oltrematica.

Sassi contro pullman Juve

Spaccato il parabrezza
Non comincia nel migliore dei modi il recupero dell'undicesima giornata tra Napoli e Juve, cancellata dall'acquazzone mattutino del 6 novembre. Il pullman della Juventus che viaggiava dall'hotel verso il San Paolo in zona Mergellina è stato affiancato da uno sciame di motorini: pietre e altri oggetti hanno spaccato il parabrezza anteriore. La polizia di scorta ha immediatamente improvvisato una carica contro gli ultrà: il pullmann ha proseguito verso il San Paolo che distava circa un chilometro dalla zona dove è avvenuta l'aggressione. Nessun problema per la squadra di Conte, solo un po' di spavento e la necessità per esigenze di sicurezza di trovare un parabrezza nuovo da montare o un pullman per l'uscita dallo stadio dopo il match.

Zuliani Napoli - Juventus

Interviste Post Napoli - Juventus







Conferenza stampa post Napoli - Juventus

Il Tabellino di Napoli 3 - 3 Juventus

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 6, Aronica 5,5 (31' st Fernandez 5); Maggio 6, Gargano 6,5, Inler 5, Zuniga 5,5 (42' st Dossena sv); Lavezzi 7, Hamsik 6; Pandev 7,5 (26' st Santana).
A disp.: Rosati, Fideleff, Dzemaili, Mascara.
All.: Mazzarri 6,5

Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 4,5, Chiellini 6; Lichtsteiner 6,5, Vidal 6,5, Pirlo 5, Pepe 7 (41' st Pazienza sv), Estigarribia 7; Vucinic 6,5 (46' st Del Piero sv), Matri 7 (44' st Quagliarella sv).
A disp.: Storari, De Ceglie, Giaccherini, Krasic.
All.: Conte 7
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 22' Hamsik (N), 40' e 23' st Pandev (N), 3' st Matri (J), 27' st Estigarribia (J), 34' st Pepe (J)
Ammoniti: Pandev, Maggio e Hamsik (N), Pirlo, Bonucci, Matri, Lichtsteiner e Vidal (J)
Espulsi: nessuno
Note: al 16' Hamsik (N) sbaglia un rigore

Le immagini di Napoli - Juventus

Prima pagina Tuttosport 30/11

martedì 29 novembre 2011

Capello

«Conte rampante. Juve tra le favorite»
Juventus, Milan e Napoli: sono queste le favorite per lo scudetto secondo Fabio Capello, convinto che conteranno anche le energie spese da chi gioca la Champions League e risparmiate da chi ne è rimasto escluso. "Il campionato è lungo, ma queste tre lotteranno fino in fondo per il titolo. Il Milan ha la rosa più ampia ma anche più impegni, è forte, equilibrato ed abituato a restare ai vertici - ha osservato il ct dell'Inghilterra, a Milano per un convegno -. Il Napoli invece deve abituarsi a gestire la fatica e la tensione che si accumulano in coppa. Anche perchè non gioca la Champions, la Juventus è una delle favorite".

BRAVO CONTE - Inoltre i bianconeri possono contare su Antonio Conte, "uno dei giovani allenatori rampanti", e su Andrea Pirlo. "Il Milan ha fatto una scelta lasciandolo andare, ma complimenti a chi ha realizzato questo colpo" ha notato Capello. Il tecnico è stato relatore in un convegno nell'ambito del Wyscout Forum, che da ieri attira a Milano dirigenti, agenti, osservatori e altri addetti ai lavori

Verso Napoli Juventus

Prima pagina Tuttosport 29/11

lunedì 28 novembre 2011

Rubrica: I precedenti a Napoli

Il 3/01/2011 nel campionato 2010/2011 con alla guida DelNeri la Juve perde meritatamente per 3 a 0 con tripletta di Cavani. Tra il primo e il secondo gol del Napoli annullato ingiustamente a mio parere il pareggio di Toni che avrebbe probabilmente la partita.



Il 25/03/10 nella 30° giornata del campionato 2009/2010 finisce 3 a 1 per il Napoli. La Juve era allenata da Zaccheroni e va in vantaggio nei primi minuti con Chiellini. Poi il risultato si rovescia, Hamsik sbaglia un rigore, ma si fa poco dopo perdonare con il gol del pareggio. Poi va a segno il nostro Quagliarella che però giocava ancora con il Napoli e poi Lavezzi. Juventus che in quel periodo non riusciva a proteggere bene la porta e quindi il risultato. anche se andava in vantaggio poi veniva sempre recuperata.



Il 18/10/2008 nel campionato 2008/2009 la Juventus come al solito a Napoli perde per 2 a 1 con alla guida Ranieri. Una delle ultime sfide con il Napoli in cui la Juventus ha giocato bene. Prima vantaggio della Juve con Amuri su su cross di Poulsen e poi pareggio del solito Hamsik e gol del vantaggio di Lavezzi.


Visti questi risultati di 0 punti su 9 portati a casa speriamo in una bella rivincita e di non prendere 3 gol come al solito, magari stando attenti ad Hamsik e Cavani che quando ci vedono aumentano il loro fiuto del gol.

I convocati per Napoli - Juventus

Antonio Conte ha convocato 23 giocatori per la sfida contro il Napoli. Questo l'elenco:

Buffon, Chiellini, Pazienza, Pepe, Iaquinta, Del Piero, De Ceglie, Manninger, Vucinic, Barzagli, Elia, Quagliarella, Bonucci, Pirlo, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Krasic, Estigarribia, Storari, Matri, Sorensen, Marrone.

Conferenza Stampa di Antonio Conte Pre Napoli Juventus



Matri

«Lo scudetto? Un sogno ma meglio non dirlo»
Alessandro Matri crede in questa Juve ma sopratutto nel suo allenatore: "Conte ha smesso di giocare da poco e pensa ancora come un giocatore, quindi sa cosa serve. Da giocatore era una furia in campo -ha detto in un'intervista a goal.com- e lo è anche come allenatore (ride, ndr). È un tipo esigente ma è anche uno che ti dà risultati importanti, quindi ben venga. Direi che comunque devo migliorare molto nel controllo di palla e nel gioco di sponda, che sono molto importanti nel sistema adottato qui alla Juventus da Conte. Lo scudetto? È il sogno... ma meglio non dirlo". L'attaccante bianconero mette i panni dell'opinionista e parla poi delle italiane impegnate in Champions League: "Mi sembra che il Milan sia l’unica attrezzata per far bene, anche perché ha giocatori di grande esperienza. Ma pure il Napoli sta facendo davvero benissimo. Gara con gli azzurri? Gara bella tosta, in uno stadio molto difficile, visto il pubblico che hanno. Credo sarà una bella partita. Loro, mentalmente, dopo quello che hanno fatto in Champions, saranno molto carichi, ma anche noi stiamo bene. Direi Lavezzi, quando parte palla al piede fa letteralmente paura. Non segnerà tanto ma è un pericolo costante”.

Lippi

«Bravo Conte: sta trasmettendo la juventinità»
"Questa Juve è molto tosta, ha determinazione, serietà nel lavoro e applicazione. Conte? Era uno che trascinava la squadra come giocatore e lo stesso sta facendo da tecnico. Oltre questa juveninità sta però insegnando anche l'organizzazione di gioco". Così Marcello Lippi ai microfoni di Radio2: "Certe cose non basta scriverle sulle lavagne ma bisogna anche metterle in pratica e la Juve lo sta facendo grazie soprattutto a Conte: d'altra parte i migliori allenatori sono spesso ex centrocampisti".

L'INCONTRO - "Il tavolo della pace è un'ottima iniziativa per arrivare finalmente ad un chiarimento. Tutti gli annunciati protagonisti hanno voglia e necessità di farlo e mi auguro venga fuori qualcosa di positivo". Lippi guarda poi con favore all'incontro che il presidente del Coni Gianni Petrucci ha fissato per il 14 dicembre. "Ci saranno i vertici dello sport e del calcio, i presidenti di Inter e Juve e so anche altri, come i Della Valle. La Juventus chiede di sapere il motivo di certe differenze di trattamento - ha aggiunto l'ex ct a 'Radio anch'io lo sport' - e di sicuro in quella sede avrà modo di avere delle risposte".

Conferenza Stampa Conte Post Lazio Juventus

Interviste Post Lazio - Juventus







Le immagini di lazio - Juventus

Prima pagina Tuttosport 28/11


sabato 26 novembre 2011

Tormentone Krasic

«La mia è una crisi piccola. Non lascio la Juve»
Nel calcio moderno dei giudizi volatili, in un nanosecondo passi da fenomeno a bidone. Quindi, la prospettiva (in positivo) è passare in un giffi , alla velocità della luce, da bidone a fenomeno. Milos Krasic , avvezzo all’andazzo, ha capito quanto sia instabile il suo essere campione in Italia. D’altronde, nei primi mesi dello scorso campionato era paragonato a un extraterrestre, ora è definito inadatto. Lui, serbo dalla parlantina italiana ancora bloccata, allora dirotta in tv il suo pensiero. E si confessa, a cuore aperto, dopo averne sentite di tutti i colori, dopo essere finito in mille altre squadre. Sbigottito e sballottato.

FELICE? - «Dicono che la Juve voglia vendermi, ma non è vero», afferma. Dichiarazione secca alla quale aggiungerà varie postille. Il discorso parte a ritroso. «L’anno passato, nella stagione del debutto, ero ritenuto uno tra i giocatori fondamentali - ricorda ai microfoni di B92 (traduzione del bravissimo Stevan) - e adesso gioco pochissimo, ultimamente niente, dopo 6 gare e un gol in avvio». Le voci sul suo futuro lontano da Torino, più o meno fastidiose, più o meno indirizzate, ci sono, inutile negarle. «Ok, ma la società a me non ha detto nulla. Mi spiace molto, non giocare. Però la Juve sta vincendo e di questo sono contento, ne devo tenere conto. Ora sono qui e non penso a una via d’uscita». Comunque messa in preventivo.

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Elvira Erb

Rubrica: I precedenti a Roma con la Lazio

I'1 Maggio 2011 nella 35° giornata di serie A 2010/2011 la Juventus di DelNeri batte Per 0 a 1 la Lazio a Roma. La Lazio meritava la vittoria perché disputa una grande partita con tantissime occasioni da rete ma che non concretizza mai. Poi complice l'espulsione di Ledesma e quindi con un uomo in più la Juventus riesce a vincere grazie a un gol nel finale di Simone Pepe.



Il 12 Settembre 2009 nella 3° giornata di serie A 2009/2010 la Juventus di Ferrara batte per 0 a 2 la Lazio. Grande partita per entrambi le squadre ma come al solito contro la Lazio la Juventus ne approfitta di più delle sue occasioni da Gol. I gol sono stati segnati entrambi nel secondo tempo, il primo, molto bello, da Caceres e il secondo, molto fortunoso da Trezeguet. Alla fine del primo tempo era stato annullato un gol alla Lazio per fallo in area....molto dubbio...



Nel campionato 2008/2009 la Juventus di Ranieri a Roma batte la Lazio per 2 a 3. Tanti e Gol ed emozioni. La Lazio va in gol con una doppietta di Pandev. I gol della Juventus di Trezegue e doppietta di DelPeiro su lancio di Zanetti



PARTITE STORICHE

11/12/1994, Lazio-Juventus 3-4



3/10/1976 Lazio-Juventus 2-3

Juve, idee per il centrocampo

Montolivo o Kuzmanovic
E’ assodato: la variazione di modulo - passaggio dal 4-2-4 al 4-3-3, peraltro così fruttifera e vantaggiosa che parrebbe un delitto tornare alle origini... - ha imposto, impone dei cambi anche nelle strategie di mercato da adottare in vista della cosiddetta campagna di riparazione. Ergo, l’acquisto di un nuovo centrocampista centrale (che possa alternarsi ai già presenti Andrea Pirlo , Arturo Vidal , Claudio Marchisio e Michele Pazienza oltre al giovane Luca Marrone) è diventato un punto nodale, sul quale l’amministratore delegato Giuseppe Marotta e i suoi collaboratori stanno lavorando. E per questioni numeriche, appunto (ché soli 4 elementi per tre posti sono un po’ pochini, alla luce di squalifiche ed acciacchi con cui si rischia di doversi misurare strada facendo), e per questioni qualitative: la Juventus - checché scaramanticamente o strategicamente se ne dica in società... - è ormai accreditata a dominare in campionato, quindi un ulteriore sacrificio economico potrebbe ulteriormente agevolare la scalata ed essere ripagato a suon di vittorie e trionfi, che ormai mancano da ben troppo tempo...

Juventus Channel News 25/11/2011

L'agente di Tevez

«Juve? Grandi possibilità»
Intervistato da SkySport 24, Kia Joorabchian -agente di Tevez- ha fatto il punto della situazione sul futuro dell'attaccante argentino in rotta con il Manchester City: "Ho parlato con lui ma non di questi argomenti, almeno fino ad ora"

L’Italia è una possibilità concreta?
Sicuro, perché no? Il calcio in Italia è molto importante, è in continua crescita.

Milan, Juve?
Tutte e due sono top club, certamente ci sono grandi possibilità.

Galliani?
Il Milan è una grande squadra, con una grandissima storia, probabilmente è una delle più forti nel mondo.

C’è la possibilità di vedere Tevez in una grande squadra?
Si

Verso Lazio Juventus

Forza Pirlo

Prima pagina Tuttosport 26/11

venerdì 25 novembre 2011

Conferenza Stampa Di Antonio Conte pre Lazio Juventus

Lazio-Juventus preview

Zuliani commenta la conferenza di Conte

E' un Conte sereno quello che si presenta in conferenza stampa al cospetto dei colleghi:" Abbiamo due allenamenti poi valuteremo con Pirlo le sue condizioni tenendo conto che il campionato e' lungo.Stiamo facendo cose strepitose visto che non eravamo e non siamo tra le favorite. Non mi sentirete parlare di scudetto,dopo il girone di andata tireremo la riga e valuteremo i nostri miglioramenti. La partita che conta e' la prossima contro la Lazio,non mi influenzano i diffidati,dopo penseremo al Napoli. Quando manchera' Pirlo andremo avanti con lo stesso concetto di gioco anche se parallelamente proviamo delle alternative."

I gol della Juventus dalla 5° alla 10° di campionato

Gigi Buffon, il primo dei numeri 1

Pierluigi Pardo is back

Juve, batticuore Pirlo

Oggi si valuta la botta al ginocchio
Per la seconda volta, dopo la vigilia della sfida col Milan, suona l’allarme intorno alla figura di Andrea Pirlo , e, ovviamente, è subito batticuore. Il centrocampista della Juventus, o meglio, il faro del gioco bianconero, il fulcro dell’architettura pallonara made in Conte , ieri mattina ha lasciato il campo d’allenamento di Vinovo prima del tempo. Visto che la seduta era a porte chiuse, come quella di rifinitura di oggi, le notizie sulle sue condizioni di salute si sono rincorse, frammentarie e a volte contraddittorie, per buona parte della giornata. Le ultime, però, erano improntate a una convinto ottimismo dopo che in un primo tempo il tam tam ufficioso riportava di un problema muscolare e relativi esami diagnostici programmati per oggi. In realtà la situazione è diversa. Pirlo si sarebbe fermato per il dolore legato a una botta rimediata al ginocchio e oggi è atteso regolarmente in campo senza nemmeno dover ricorrere a ecografie o quant’altro.

PAZIENZA SI SCALDA Situazione dunque decisamente più rosea che Antonio Conte spera di poter vedere e verificare con i propri occhi senza brutte sorprese. Del resto perdere Pirlo significherebbe penalizzare le geometrie del gioco juventino. Non a caso l’ex centrocampista del Milan è il regista della Nazionale. In ogni caso è scattato il preallarme per Michele Pazienza . Fin qui paziente e diligente nel ruolo di panchinaro mite e scrupoloso. In allenamento non molla un metro e nei pochi minuti che ha disputato a partite quasi ultimate, ha dimostrato di aver recepito con profitto le indicazioni del tecnico. L’ex napoletano lo ha studiato a memoria il “manuale del bravo centrocampista” redatto dall’allenatore juventino. Ci si abbassa verso la difesa per farsi trovare smarcati e ricevere palla dai difensori. Poi, se non c’è sbocco in avanti, di nuovo palla indietro preoccupandosi di rimanere un terminale utile per il compagni. Per quanto riguarda la spinta, vedi come sopra: palla rasoterra verso una delle punte e movimento incontro per aiutarlo qualora avesse bisogno di riscaricare il pallone. E’ questo, qualora la situazione di Pirlo dovesse complicarsi, il lavoro che dovrà svolgere Pazienza. Ben difficilmente cercherà di stravolgere il copione con lanci oltre i venti metri, sempre piuttosto indigesti a Conte a meno che non siano smarcanti e con i giri perfetti come quelli che partono dai piedi telecomandati dell’ex rossonero.

IMPREVISTI Oggi, a metà pomeriggio, quando sarà terminata la rifinitura, Antonio Conte avrà le idee più chiare su come poter schierare la Juventus contro l’organizzatissima Lazio dell’ottimo Edy Reja . Poter riproporre all’Olimpico l’undici che sta permettendo alla Juventus di viaggiare a duemila all’ora, come pretende il tecnico juventino, rappresenterebbe un valore aggiunto ma le grandi squadre che puntano a grandi obiettivi devono saper affrontare e superare anche questi imprevisti.

Juventus Channel News 24/11/2011

Verso Lazio Juventus

Pirlo

Lazio-Juve, per Vucinic

Una sfida doppia all'Olimpico
Mirko Vucinic non è un calciatore banale. Discusso sì. Ma comunque apprezzabile per come riesce a stupirti non appena accenni a criticarlo. Anche l’uomo sembra corrispondere all’immagine data dal campo, almeno a giudicare da come ha gestito il suo ultimo periodo giallorosso. Ovvero dichiarando apertamente la sua voglia di cambiare aria, verità mai facile da esibire nella capitale. Non è stato un bell’addio il suo, anzi. Contrassegnato da un’ostilità diffusa da parte dei tifosi, con i fischi a fare da colonna sonora partita dopo partita. Un astio difficile da giustificare alla luce di quanto il montenegrino ha fatto nel lustro vissuto con quella maglia addosso. Il bilancio parla di 46 reti, la maggior parte bellissime. E di molti errori, spesso disarmanti. Il pacchetto comprende tutto, inutile arrovellarsi troppo sui perché. Ma se Vucinic a Roma non è riuscito a vincere, ha comunque dispensato divertimento. Soprattutto quando si è trovato di fronte la Lazio. Non è poco.

POKER CHE VALE Domani sera Mirko Vucinic tornerà all’Olimpico da nemico. Doppio. In quanto juventino ed ex romanista. L’accoglienza questa volta non sarà fredda... C’è anche da capirli i tifosi biancocelesti. Il loro astio è giustificato dal campanilismo ma ancor più dai sette gol subiti dal montenegrino: tre negli anni leccesi, quattro nel derby. Pesano soprattutto gli ultimi. Una serie inaugurata il 31 ottobre 2007, quando la prodezza di Vucinic fu determinante nel 3-2 a favore della Roma. E chiusa con la doppietta del 18 aprile 2010 che sembrava aver regalato lo scudetto ai giallorossi. Toccò alla Sampdoria cambiare il corso degli eventi, ma Vucinic aveva già fatto, ampiamente, il suo.

BUONI PROPOSITI Per il montenegrino si profila dunque una partita nella partita. Un derby personale che rappresenta anche l’ennesimo (piccolo in questo caso) esame. Perché la concorrenza in bianconero è ricca e qualificata. E la posizione guadagnata nelle prime dieci partite occorre difenderla. Fabio Quagliarella ad esempio è deciso a riconquistare posizioni in un derby tutto interno alla Juve. Ma Vucinic proprio alla sfida con la Lazio chiede un ulteriore slancio, confidando nei precedenti. Alessandro Lucci , manager e amico dello juventino, confida: «Ci siamo sentiti, mi ha detto che vuole spaccare la partita. Sono convinto che domani in lui conviveranno la vecchia anima giallorossa e quella nuova juventina».

Filo Diretto: Gigi Buffon



Prima pagina Tuttosport 25/11

mercoledì 23 novembre 2011

Juventus-Lecco 7-1, gli highlights



Conte ha schierato un 4-3-3 con Storari in porta, Motta, Sorensen, Grosso e De Ceglie in difesa, Marrone, Pazienza e Giaccherini a centrocampo e il tridente composto da Del Piero, Quagliarella e Toni. Proprio l’ex Bayern ha sbloccato il risultato, dopo appena quattro minuti, correggendo in rete un preciso cross di Giaccherini. Il Lecco cerca la manovra e all’11’ trova la conclusione con Ischia, che calcia al volo su una respinta di Storari, mettendo a lato. Prima la Juve aveva sfiorato il raddoppio in almeno due occasioni, con Toni e Del Piero e non passa molto perché il secondo gol arrivi. Ci pensa Giaccherini, che al 18’ deve solo appoggiare in rete l’assist di Toni, partito in solitaria sul lancio di Quagliarella e bravo ad anticipare il portiere lombardo, liberando il compagno.

CAMBI - Quagliarella è particolarmente attivo e al 30’ supera Perucchini in uscita con un pallonetto sul quale si avventa Marrone, che ribadisce in porta siglando il 3-0. Il primo tempo si chiude con la quarta rete di Toni, che nella ripresa lascia il campo al pari di Del Piero, Quagliarella e Pazienza. Entrano così Estigarribia a centrocampo ed Elia, Krasic e Iaquinta in avanti e la Juve continua a segnare: al 3’ è Motta ad andarsene sulla destra e a piegare le mani a Perucchini da posizione defilata.

KRASIC ED ELIA - Krasic si dà un gran da fare e da un suo spunto nasce il gol del 6-0: alla mezz’ora il serbo semina il panico nell’area lombarda, doppio dribbling, portiere saltato e palla a Iaquinta che deve solo toccare nella porta sguarnita. Tre minuti dopo c’è gloria anche per il Lecco, con la fuga in contropiede di Frasca che supera Storari e sigla il gol della bandiera per i lombardi. L’ultimo spunto è di Elia: al 43’ l’olandese arriva sul fondo dalla sinistra e deposita un pallone morbido per la testa del giovane Lanini che, dopo essere entrato al posto di Giaccherini, si toglie la soddisfazione di siglare il gol del 7-1 con cui si chiude la gara.

Marotta sereno su Krasic

«Non esiste alcun caso»
In attesa di tornare protagonista sul campo, per confermare le tante cose belle fatte vedere la scorsa stagione, Milos Krasic torna al centro d’attenzione per una sera. Intanto per la vittoria della Castagna d’Oro, il premio istituito dallo Juventus Club Mottarone e giunto quest’anno alla 27ª edizione. Ma anche per le parole di stima ricevute da Giuseppe Marotta. Il giorno dopo le dichiarazioni dell’agente del giocatore, su una sua presunta insoddisfazione, l’amministratore delegato e direttore generale bianconero parla così del giocatore serbo. «Io non ho parlato con l’agente del ragazzo, certo che le sue dichiarazioni sono state forti. Però abbiamo parlato con Milos e da lui non è emerso nessun tipo di malessere, quindi nego che ci sia un caso Krasic. Al momento non sta trovando spazio in squadra ma solo perché ci sono suoi compagni più in forma. Ma con lui non ci sono problemi, così come con altri giocatori. Al momento della riapertura del mercato, siamo disposti ad ascoltare eventuali casi di insoddisfazione, ma per ora nessuno si è fatto avanti per voler andare via».

Milos Krasic alla "Castagna d'Oro"

L'agente del centrocampista Borja Valerio

«Borja Valerio alla Juve? Chissà, è un grande club»
Borja Valero alla Juve? Si può fare. A non escludere l'ipotesi è l'agente del centrocampista del Villarreal, Alejandro Camano: "La Juve è un grande club - dice a calciomercato.it - ma non so nulla dei bianconeri, non mi ha chiamato nessuno. Se potrebbe partire a gennaio? In questo momento non ne ho idea, i tempi sono prematuri".

NAPOLI - C'è anche il Napoli: "La realtà è che nessuna persona del Napoli mi ha mai chiamato, non c'è mai stato alcun contatto ufficiale, ma solo tante voci. Se gli piacerebbe venire in Italia? Non essendoci niente in ballo, non ne ho parlato con lui, ma perché no? La Juventus è una squadra importante".

Verso Lazio-Juventus (Orsetto)



Verso Lazio-Juventus Vinovo News



Buffon e DelPiero dicono Milan

Prima pagina Tuttosport 23/11

martedì 22 novembre 2011

Juve imbattuta

Conte come Mancini e Guardiola
Cos’hanno in comune Antonio Conte , Pep Guardiola e Roberto Mancini ? Non l’età, anche se sono tutti e tre giovani allenatori, non il conto in banca, anche se tra gli anni da calciatore e quelli da tecnico possono vantare ingaggi milionari. A unirli è il numero zero alla casella delle sconfitte: le loro squadre sono le uniche in Europa ancora imbattute in campionato. A dire la verità, oltre a Juventus, Barcellona e Manchester City, anche Porto e Benfica non hanno mai perso, ma il campionato portoghese ha appeal e difficoltà certamente inferiori ai maggiori tornei europei.

SCHIACCIASASSI - Conte come Guardiola, il tecnico più vincente negli ultimi anni, e Mancini, l’astro nascente della Premier League. Accomunati dalla stessa voglia di vincere e dal gioco spettacolare, stanno facendo meglio dello schiacciasassi Bayern Monaco, che ha all’attivo già tre sconfitte, dell’ultra milardiario Paris Saint Germain, che ha dovuto soccombere già due volte, del Manchester United e del Milan, che hanno visto esultare i rivali al 90’ negli scontri diretti. Sir Alex Ferguson non scorderà il 6-1 che il giovane collega gli ha inflitto nel derby, così come Massimiliano Allegri non si è dimenticato della doppietta di Marchisio allo Juventus Stadium.

ESPERIENZA - Rispetto a Guardiola e Mancini, il tecnico della Juventus vanta però minore esperienza: soltanto quest’anno si è affacciato sulla panchina di una big, dopo aver portato in serie A Bari e Siena. Il suo collega spagnolo guida invece dal 2008 il Barça dopo un anno di apprendistato nel Barcellona B. Ed è stato subito “amore” a prima vista: in tre stagioni ha saputo trasformare un’ottima squadra nella più forte al mondo, 3 scudetti, 2 Champions, 1 coppa del mondo, più altri trofei nazionali ed europei sono il risultato del gioco installato in Catalogna, dalla velocità di pensiero alle giocate sopraffine, dal famoso tic-toc blaugrana, preso in prestito anche dalla Nazionale spagnola, al pressing alto e al possesso palla. Se al Barça le stelle si costruiscono in casa, Mancini, invece, le sta collezionando grazie al budget infinito messo a disposizione dal proprietario del City, lo sceicco Mansour. Finora ha speso un milardo di euro per allestire la squadra in grado di primeggiare in Premier e in Europa. Mancini, emigrato in Inghilterra dopo gli anni vincenti (del post Calciopoli) all’Inter e le esperienza alla Lazio e alla Fiorentina, ha saputo dare un’identità a questo insieme di campioni, spesso ribelli, puntando sulla tecnica (come il Barcellona, andare in porta giocando a uno o a due tocchi) ma anche sui muscoli.

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Marina Salvetti

Stephan Lichtsteiner, lo "Swiss Express"

Agente Quagliarella

«Quagliarella resterà a lungo alla Juve»
Beppe Bozzo non ha dubbi: Fabio Quagliarella non si muove da Torino. «Resterà sicuramente alla Juventus ancora a lungo perché il club bianconero ha dimostrato di puntare forte su Fabio - dice l'agente dell'attaccante ai microfoni di Calciomercato.it - Naturalmente sono arrivate per lui diverse richieste perché ha tantissimo mercato, ma io ho declinato ogni offerta. Sono sicuro che potra' dare il suo contributo. Stiamo parlando di un grandissimo attaccante».

Agente Krasic

«Conte? Non lo vuole più alla Juve»
Dejan Joksimovic, agente di Krasic, fa capire che il suo assistito è sempre più lontano dalla Juventus: «Conte non lo vuole più - le parole di Joksimovic alla stampa serba - Milos deve giocare per cui la cosa migliore che possiamo fare per lui è trovare un nuovo club. Vediamo come vanno le cose da qui a Natale. Sia Chelsea che Manchester City si sono fatti avanti in estate ma la Juventus ha deciso di respingere le loro offerte. Non si sa mai cosa accadrà ma entrambi i club sono ancora alla ricerca di un esterno destro. Borussia Dortmund? Sono voci senza fondamento, penso che Krasic sia un po' più importante del Borussia. Comunque la Juve deve agire in fretta perché se continua a non giocare il valore di Krasic sul mercato calerà. Ripeto, deve giocare e nel giro di un mese dovremmo avere un quadro più chiaro».

Vinovo News

Intervista a Del Piero

«Juve, io sento ancora il fuoco dentro»
Vittoria, primato in classifica e gli ultimi minuti della sfida col Palermo vissuti da protagonista in campo: Alessandro Del Piero torna sulla partita di ieri commentando il match sul suo sito ufficiale alessandrodelpiero.com: «La vittoria contro il Palermo segna un altro passo importante nella nostra stagione, il risultato netto non deve fare pensare che sia stato facile, ricordando i precedenti degli anni passati. Siamo rimasti in testa alla classifica, e con una partita in meno da giocare, e abbiamo assorbito bene la lunga sosta. E' un momento molto positivo e per farlo rimanere tale dobbiamo continuare a pensare che non abbiamo ancora fatto nulla, e giocare con la stessa fame con cui abbiamo voluto la partita di ieri. Alla prossima! Alessandro».

«HO FUOCO DENTRO, IN PANCHINA SOFFRO» - Alessandro Del Piero sta partecipando soprattutto dalla panchina alla cavalcata della Juventus fino alla testa della classifica. "Sono strafelice per il nostro momento, ma è altrettanto innegabile che in panchina si soffre perchè dentro ho ancora il fuoco", ha spiegato l'attaccante bianconero chiarendo che "quanto gioco non cambia il fatto che io sono il capitano della squadra, come i miei compagni hanno ribadito nelle interviste e in ogni allenamento". Del Piero ha affrontato l'argomento anche con una buona dose di umorismo. In mattinata ha partecipato agli ultimi minuti di una partita fra giornalisti organizzata da Adidas per presentare un nuovo modello di scarpe da calcio, e a chi gli chiedeva scherzando in quale ruolo preferisse giocare, l'attaccante juventino ha indicato il bordo del campo e sorridendo ha risposto: "Ultimamente di solito sto in panchina...". "La voglia di giocare è tanta, chiaramente", ha spiegato più tardi in conferenza stampa Del Piero chiarendo che non ha alcun problema ad adattarsi al modulo scelto dall'allenatore Antonio Conte: "Posso giocare in tutti i ruoli d'attacco, l'ho già fatto e non è un problema. Comunque spero di segnare presto il mio primo gol nel nuovo stadio della Juventus".

«NON PENSO A GIUGNO, FUTURO E' SABATO» - "È talmente bello questo momento con la Juve prima in campionato che non vedo perchè dobbiamo pensare al mio futuro". Così Alessandro Del Piero a chi gli domandava cosa lo aspetterà al termine di quella che è stata annunciata come la sua ultima stagione con la Juventus. "Il futuro è sabato, non voglio pensare a cosa accadrà da giugno in poi", ha tagliato corto Del Piero. "Molti hanno strabuzzato gli occhi quando ho detto che avrei giocato fino a 40 anni, così mi sono ricreduto, dovrò continuare fino a 42...", ha scherzato Del Piero confermando comunque che giocherà "ancora qualche anno, il calcio è la mia passione e mi diverto". Si parla di un passaggio o al Milan o di un'esperienza all'estero, ma Del Piero ha ribadito più volte: "Non voglio pensare a quello che farò da giugno in poi, penso a me da qui a giugno e basta - ha spiegato - mio fratello si occupa del mio futuro, saranno problemi suoi. Io non sto cercando nulla, voglio solo godermi ogni singolo momento con la Juventus da qui alla fine e poi vediamo cosa accade".

CALCIOPOLI: DEL PIERO, L'UNICO GIUDICE E' IL CAMPO - "Per me l'unica certezza è il campo, è solo lui il vero giudice, anche se questa parola non mi piace. Il resto spetta a presidenti, avvocati e federazione". Questa la risposta di Alessandro Del Piero a chi gli chiedeva un commento sul tavolo della pace su Calciopoli. "Ho risposto non so quante volte a queste domande, non voglio essere noioso e ripetitivo, sono cose che mi riguardano fino a un certo punto - ha detto -, a me interessa quello che ho fatto in campo con avversari e compagni".

ALTRO ALEX - Un capitano resta sempre un capitano. Anche se gioca poco, o addirittura non gioca. Alessandro Del Piero si sente la Juventus tatuata sulla pelle, e lo dimostra ogni volta in cui parla, anche nella fase finale della sua carriera bianconera. "Sono felice per il momento che stiamo attraversando - ha dichiarato Del Piero a margine della presentazione del nuovo sensore che, inserito nella scarpa da calcio, e' in grado di rilevare la distanza percorsa, il numero di scatti e la velocita' massima raggiunta - ma e' innegabile che a stare in panchina si soffre. Questa e' anche una cosa positiva, perche' significa che dentro di me ho ancora il fuoco. E comunque non cambia il fatto che io di questa squadra sia il capitano, come con grande piacere sottolineano spesso i miei compagni". Lui non si arrende, convinto di poter dire la sua da qui a fine stagione, un momento che coincidera' anche con il suo addio alla maglia bianconera. Per andare dove? "Non e' il momento di parlarne, non voglio pensare a quello che faro' da giugno in avanti, ma a quello che faro' da qui a giugno. Giocare fino a 40 anni? Certo, anzi, adesso dico fino a 42! Scherzi a parte, quel che e' certo e' che giochero' a calcio ancora qualche anno". Quel che conta per Alex e' il presente, un presente che vede la Juve in testa alla classifica: "Antonio sta facendo un ottimo lavoro, ma non e' questo il momento di fare calcoli o bilanci, perche' l'esaltazione e' talvolta peggio delle critiche. Magari alla fine del girone di andata potra' essere l'occasione per fare qualche riflessione, anche se poi gia' dalla prima di ritorno bisognera' ricominciare a vincere. La rivale per lo scudetto? Il Milan mi sembra la squadra favorita, ma attenzione anche alla Roma, al Napoli, alla Lazio e all'Inter, che rientrera' nella corsa. Il futuro per noi e' sabato (quando la Juve affrontera' a Roma la Lazio, ndr), andiamo incontro a partite delicate e dovremo essere forti". E lui lo e', anche quando, come adesso, vive ai margini: "Ma chi non gioca riveste comunque un ruolo importante, perche' chi gioca sa di non poter sgarrare. Certo, per chi resta fuori il fatto di non avere le coppe e' un aspetto negativo perche' ci sono meno occasioni per giocare, ma in compenso abbiamo la possibilita' di preparare meglio le partite sia dal punto di vista mentale che fisico e tattico, cosa che abbiamo pagato lo scorso anno".

Fonte: Tuttosport.com

Prima pagina Tuttosport 22/11

lunedì 21 novembre 2011

Moggi

«La Juve cresce e può pensare in grande»
“Il campionato vede di nuovo meritatamente in testa la Juventus anche se insieme alla Lazio, ma la squadra bianconera deve recuperare una partita a conferma del grande campionato che sino ad oggi sta disputando. La Juve ha rimandato a casa il Palermo con un secco tre a zero dimostrando di esser in costante crescita. Senza le coppe e sotto la brillante guida di Conte la squadra juventina può crescere ancora e pensare in grande. La squadra di Mangia invece ancora una volta ha evidenziato fuori casa di esser una squadra totalmente diversa da quella che scende in campo al Barbera.”

Alessandro Del Piero dichiarazione sul suo futuro

21/11/2011

Quagliarella si emoziona

«Che boato per me, grazie»
È tornato in campo e si è lanciato subito alla disperata ricerca del gol. Sono più di undici mesi che Fabio Quagliarella manca l'appuntamento con la rete (l'ultima in Chievo-Juve del 19 dicembre 2010, nella partita pareggiata 1-1): quello era il suo nono gol in 17 partite, poi il terribile infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo. Quest'anno ancora non ha ancora timbrato e così, quando Conte lo ha fatto entrare al 21' del secondo tempo al posto di Vucinic nella sfida contro il Palermo, tutto lo Juventus Stadium lo ha applaudito, per incoraggiarlo. Quagliarella, che martedì prossimo tornerà nella sua Napoli da attesissimo ex, non poteva restare indiffirente all'accoglienza avuta e, attraverso il suo profilo Facebook, ha espresso tutta la sua gioia: «Che emozione per il boato al mio ingresso in campo... senza parole! Grazie di cuore!! Grande vittoria oggi!!».

Zuliani Juventu - Palermo



I risultati della 12° Giornata


Inter 2-1 Cagliari
Napoli 0-0 Lazio
Fiorentina 0-0 Milan
Bologna 0-1 Cesena
Catania 1-2 Chievo
Genoa 1-0 Novara
Juventus 3-0 Palermo
Parma 2-0 Udinese
Siena 2-2 atalanta
Roma 2-1 Lecce

Prima pagina Tuttosport 21/11

domenica 20 novembre 2011

Conferenza Stampa Di Antonio Conte Post Juventus Palermo

I voti di Juventus - Palermo

Juventus (4-2-3-1): Buffon 7,5; Chiellini 7, Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Lichtsteiner 7; Marchisio 8 (32' st Pazienza sv), Pirlo 7; Vidal 7, Pepe 7, Vucinic 7 (23' st Quagliarella 6); Matri 7,5 (36' st Del Piero sv).
A disp.: Storari, De Ceglie, Elia, Giaccherini.
All.: Conte 6,5.
Palermo (4-3-2-1): Tzorvas 6; Pisano 5,5, Silvestre 5,5, Cetto 4,5 (15' st Della Rocca 5,5), Balzaretti 5,5; Migliaccio 6, Bacinovic 6, Barreto 5,5; Bertolo 5 (1' st Zahavi 5,5), Ilicic 6; Miccoli 5.
A disp.: Benussi; Mantovani, Munoz; Acquah, Lores.
All.: Mangia 5.
Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 20' Pepe, 3' st Matri, 20' st Marchisio
Ammoniti: Balzaretti (P), Pisano (P)
Espulsi: -

Post Juventus - Palermo

LE INTERVISTE





Le immagini di Juventus - Palermo

Juventus 3 - 0 Palermo

Juve, prova di forza: tris al Palermo, è di nuovo prima
Da Milano a Torino, ventidue giorni e non sentirli. La Juventus riparte da dove aveva lasciato, i tre punti, e supera il Palermo con i gol di Pepe, Matri e Marchisio tornando in vetta alla Serie A. Sesta vittoria in dieci partite, unica imbattuta, la squadra di Conte aggancia la Lazio a quota 22 e di nuovo osserva tutti dall'alto, peraltro con una partita da recuperare. Una prestazione di superiorità partita da uno strepitoso Buffon, decisivo due volte su Ilicic nel primo tempo, costruita sulle fasce di Lichtsteiner, maestoso, e di un Chiellini impeccabile, passata attraverso i lampi di Marchisio e finalizzata da un Pepe scintillante, da un Matri sempre più bomber intoccabile e nel finale proprio dal principino bianconero. Una festa allo Juventus Stadium che ha visto anche due partecipazioni attesa da tempo, quella di Fabio Quagliarella (che al 22' della ripresa ha rilevato uno scatenato quanto impreciso Vucinic, comunque autore dell'assist del 3-0) e quella del capitano, Alessandro Del Piero, subentrato a Matri negli ultimi dieci minuti.

SUPER BUFFON - Al calcio d'inizio Conte conferma la formazione vittoriosa a Milano, con Krasic e Iaquinta in tribuna; Mangia schiera Bertolo e Ilicic alle spalle di Miccoli. Ma è subito Juve, con le occasioni di Chiellini imbeccato da Pirlo e di Marchisio che non trova lo specchio con una bella sforbiciata. Il Palermo però reagisce con Ilicic, che trova sulla sua conclusione in velocità l'uscita tempestiva di Buffon. Sono passati solo dieci minuti e la partita è già uno spettacolo, la Juve non fa respirare i rosanero con una grinta agonistica supportata da una grande preparazione fisica, per poi gestire bene il pallone e cercare spazio sulle fasce. Proprio da lì arriva il vantaggio bianconero, con il cross perfetto di Chiellini per la testa di Pepe, abbandonato in mezzo all'area. Vantaggio meritato ma la Juve non si ferma, sfiorando il raddoppio con Vucinic prima e con Pirlo poi: il destro del regista si stampa sul palo a portiere battuto. Ma se non chiudi la partita rischi di essere ripreso, legge del calcio che può concretizzarsi al 34' quando Ilicic, imbeccato da Miccoli dopo un gravissimo errore d'impostazione di Bonucci, si trova a tu per tu con Buffon che ipnotizza lo sloveno impedendogli la conclusione vincente. Sempre Buffon si erge a diga insuperabile nel finale di tempo, ancora su Ilicic, salvando il vantaggio.

MATRI E MARCHISIO A BRACCETTO - Mangia nella ripresa prova la carta Zahavi ma il Palermo viene letteralmente travolto già dai primi minuti: è il 3' quando Matri si infila tra i centrali rosanero e sfrutta alla perfezione la verticalizzazione di Lichtsteiner: destro in diagonale, raddoppio che chiude la partita e quinto gol stagionale del centravanti che stacca Marchisio nella classifica dei goleador bianconeri. I rosanero crollano psicologicamente e la Juve si prende la partita, trovando anche il 3-0 con Vucinic che prima lo sfiora ripetutamente e poi diventa assistman proprio per il centrocampista che sfrutta un velo di Matri e non sbaglia da solo davanti a Tzorvas, riagganciando il compagno di squadra alla voce gol in campionato. Finale da passerella che Conte concede a Quagliarella prima, venticinque minuti veri, e poi a Del Piero che nel tripudio dello stadio rileva Matri a dieci dal termine. La Juve degli imbattibili si riprende la vetta, ora la prova verità all'Olimpico: scontro al vertice con la Lazio di Reja.

BIABIANY-GIOVINCO, CADE L'UDINESE - Il primato della Juve è figlio anche di un bianconero spedito in Emilia a maturare e che continua a mostrare le qualità che ne fanno un giocatore da Nazionale (e da Juventus, come ha detto anche Marotta). Sebastian Giovinco firma su rigore uno dei due gol con cui il Parma fa cadere l'Udinese lasciandola seconda e agganciando il Napoli a quota 15. Nelle altre partite blitz esterno del Chievo in casa del Catania, con Pellissier che segna il suo 99° gol con la maglia clivense nel 2-1 dei veronesi, pari da battaglia tra Siena e Atalanta (doppietta di Denis, capocannoniere in solitaria con nove reti, con Gazzi e D'Agostino per due volte a riacciuffare i nerazzurri) e vittoria al fotofinish del Genoa che grazie a Veloso stende il Novara.

Vladimiro Cotugno

Claudio Zuliani Juve - Palermo

In viaggio verso Juventus-Palermo del 20 novembre 2011

Le formazioni di Juventus - Palermo

Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic
A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Krasic, Iaquinta, Quagliarella, Del Piero. All.: Conte
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno

Palermo (4-3-2-1): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti; Barreto, Bacinovic, Migliaccio; Ilicic, Zahavi; Miccoli
A disp.: Benussi, Mantovani, Aguirregaray, Acquah, Della Rocca, Bertolo, Lores.
All.: Mangia
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Hernandez, Pinilla

LE ULTIME: Conte non dovrebbe avere dubbi a schierare la formazione tipo. In difesa recupera Barzagli che riprende il suo posto al fianco di Chiellini. Allarme rientrato anche per Del Piero, che ha smaltito i postumi di un dolore al costato. Torna a disposizione Iaquinta dopo l'infortunio di quest'estate. Fuori Estigarribia. Nel Palermo Bacinovic in netto vantaggio su Acquah per un posto a centrocampo al fianco di Barreto e Migliaccio. Miccoli unica punta spalleggiato da Ilicic e Zahavi.

Verso Juventus Palermo Ultim'Ora news

Juve, priorità al difensore

Hummels in pole
Bene così, allora, nuovi Nedved cercansi. E forse prendonsi, già a gennaio, stando alle indiscrezioni portate dal vento dell’Est. Ciò non toglie, però, che la priorità assoluta dell’amministratore delegato bianconero Giuseppe Marotta e del direttore sportivo Fabio Paratici per la finestra invernale di mercato che si aprirà il 3 gennaio sia il difensore centrale: un capitolo rimasto aperto dall’estate scorsa, quando si esaminò l’eventualità di acquistare Bruno Alves, o Rhodolfo, o Gastaldello salvo poi decidere di “passare il turno”, vuoi a causa di perplessità a livello tecnico, vuoi per complicanze in fase di trattativa. Insomma, il ragionamento dei vertici bianconeri: piuttosto che acquistare a prezzi spropositati oppure senza essere convinti al 100%, meglio rimandare tutto.

PRIMA SCELTA - Ebbene, a questo punto il novero di candidati si è ristretto e le ricerche, gli approfondimenti, le missioni degli osservatori effettuate in queste ultime settimane hanno contribuito a rendere Mats Hummels il primo nella lista delle preferenze. Hummels quasi 23enne, Hummels dotato di fisico imponente, Hummels abile anche tecnicamente, Hummels che, insomma, sarebbe perfetto per la Juventus di Antonio Conte. Non fosse per il prezzo... Prezzo importante, che si aggira intorno ai 15 milioni di euro stando alle iniziali richieste del Borussia Dortmund, ma comunque non proibitivo per le casse juventine e soggetto a riduzioni previa inserimento di contropartite tecniche (ad esempio Eljero Elia, magari il prestito di Milos Krasic). Tantopiù considerando che la Juventus ha già avuto modo di verificare, tramite intermediari, la disponibilità del giocatore e del suo entourage (soprattutto il papà/procuratore) ad un trasferimento a Torino già a gennaio.

Juventus Channel News

Prima pagina Tuttosport 20/11

sabato 19 novembre 2011

Juventus - Palermo i convocati

C'è Iaquinta. Conte convoca lui e altri 20
Al termine della seduta di rifinitura svolta allo Juventus Center di Vinovo, Antonio Conte ha diramato la lista dei convocati per la gara di domenica pomeriggio contro il Palermo (ore 15), sul terreno dello Juventus Stadium. C’è un felice ritorno, quello di Vincenzo Iaquinta, pienamente recuperato dopo l’infortunio patito quest’estate. In totale sono 21 i bianconeri a disposizione. Ecco l’elenco:
1 Buffon, 3 Chiellini, 5 Pazienza, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Iaquinta, 10 Del Piero, 11 De Ceglie, 13 Manninger, 14 Vucinic, 15 Barzagli, 17 Elia, 18 Quagliarella, 19 Bonucci, 21 Pirlo, 22 Vidal, 24 Giaccherini, 26 Lichtsteiner, 27 Krasic, 30 Storari, 32 Matri.

Rubrica: I precedenti a Torino con il Palemo

Nello scorso campionato di serie A, il 23 Settembre 2010 la Juventus di DelNeri perde di misura contro il Palermo in quel momento in crisi per 1 a 3. Bella partita con tante occasioni per entrambe le squadre ma il palermo complice la fortuna è più concreto, andando in gol per 3 volte. I gol sono di Pastore, Ilicic e Bovo su punizione per il Palermo. Al trmine della partita segna Iaquinta di testa per la Juventus.



Nel campionato 2009/2010 di serie A il primo Marzo 2010 il Palermo batte a torino la Juventus di Zaccheroni per 0 a 2. Come al solito Juventus Palermo sono sfide con molte emozioni però smpre sfortunate per la Juventus che crea sempre molto, visto la precarietà della difesa palermitana ma fa fativca a concretizzare. I gol sono di Miccoli con un tiro alla DelPiero e uno di Budan su errore incredibile di Grygera.



Nel campionato 2008/2009 di serie A il Palermo batte la Juventus per 1 a 2. In questo caso oltre alle tante occasioni da gol per entrambe le squadre ci si mette l'albitro assieme al guardalinee a fare un sacco di errori. I gol sono del solito Miccoli, pareggio di DelPiero su punizione e poi il gol del vantaggio di Levan.



PARTITE STORICHE

14 settembre 1969, la Juventus si impone per 4-1 sui siciliani



Il 25 novembre 2007 la Juventus rifila cinque reti al Palermo

Conferenza Stampa di Antonio Conte Pre Juventus Palermo

Juve, attacco al completo

Quagliarella al decollo
Dall’ultima esultanza sono passati undici mesi. Quell’aeroplanino scelto da Fabio Quagliarella per festeggiare il gran gol di Verona (19 dicembre 2010, momentaneo 1-0 con una girata spettacolare) è pronto a decollare nuovamente. «Sto bene sia fisicamente sia psicologicamente», ha confessato l’attaccante napoletano nei giorni scorsi attraverso Facebook . Parole che negli ultimi giorni sono state supportate da sensazioni sempre migliori. Segnali multipli. Quagliarella scalpita, come gli succede da un po’. Quello che più conta, infatti, è che il termometro di Antonio Conte ha evidenziato temperature in crescita durante questa lunga pausa. Per i fatti bisognerà aspettare il campo. La rosa è al completo, il reparto offensivo esaurito come lo Stadium. L’assenza delle coppe e i pochi infortuni hanno ridotto al minimo i cambi bianconeri: la Juventus è la “grande” dove il turn-over va meno di moda. Ma di qui a Natale, con sette partite ravvicinate e qualche diffidato (al momento sono Chiellini , Marchisio , Pepe , Pirlo ) qualcosa è destinato a cambiare. Anche per il “Quaglia”. Dopo i 9’ di Catania - unica apparizione stagionale - la partita contro il Palermo potrebbe regalargli una nuova chance. “Quella giusta”, come si sussurra negli ambienti bianconeri. “Se entra, segna e non si ferma più”, sono pronti a scommettere in molti. PROTAGONISTA - L’arrivo a Torino dei genitori gli ha trasmesso ulteriore serenità. E’ soprattutto la voglia di tornare protagonista a trascinarlo. Non è contento, come non lo sono i compagni poco utilizzati, ma è tutt’altro che rassegnato. Non è tipo da conti alla rovescia. Lusingato dalle voci di mercato - Villarreal, Milan, Genoa, Premier... - ma ancora convintissimo di poter essere determinante per la Juventus. In passato era una squadra che aveva sognato più volte (soprattutto ai tempi di Udine): e adesso che c’è vuole giocarsi le proprie carte fino all’ultimo. Torino è come una seconda casa, ha iniziato a frequentarla da ragazzino delle giovanili del Toro. Chi lo conosce bene assicura che il brutto infortunio è una pagina chiusa. Per rimuoverla definitivamente c’è soltanto un modo: giocare, esibirsi in un nuovo aeroplanino, tornare protagonista come lo scorso anno.

Mercato Juventus

Prima pagina Tuttosport 18/11

venerdì 18 novembre 2011

Juventus-Palermo preview

Juventus Channel News

Il sogno di Matri

«Sogno di giocare la Champions League»
Ospite di "Verissimo" - in onda il 19 novembre su Canale 5 dalle 15.30 - Alessandro Matri ha parlato di tutto, soprattutto della sua vita privata: "Sono più conosciuto per essere il fidanzato della velina Federica Nargi - scherza - che per essere un calciatore. Quando ho presentato Federica a mia mamma, lei è rimasta subito colpita dalla sua semplicità, caratteristica per me fondamentale in una ragazza". L'attaccante della Juve ha poi fatto un riferimento a Balotelli: "Scherzando gli dico che deve mettere la testa a posto. E’ un giocatore fondamentale, che può diventare uno dei calciatori più forti. Ma ha quel lato lì che un po’ lo penalizza, anche se a volte gli danno contro anche se non ha fatto nulla”.IL SOGNO - Matri ha poi confessato di avere un sogno: "Mi piacerebbe giocare in Champions perché ormai ho 27 anni e non ho mai fatto una partita in questa competizione. Vorrei conquistare uno dei primi tre posti in classifica per poi poterla giocare l’anno prossimo". L'ex attaccante del Cagliari ha rivelato il motivo del suo numero 32:"Nel calcio ho molti conoscenti ma pochi amici. Il più importante è Cristian Brocchi. Ho voluto scegliere il numero della sua maglia, perché lui ha sempre creduto in me anche quando non c’erano le condizioni". Sul futuro, Matri è chiaro: "Se dovesse arrivare un'offerta del Milan? E' una squadra che ha creduto in me e che ha speso pure tanto per avermi. Quindi sono grato e felice di giocare nella Juventus".

Parla Amauri

Vidal chiede scusa

Scrive una lettera: «Chiedo scusa a Juve e Cile»
Un lettera per chiedere scusa a tutti. Arturo Vidal ha scelto una missivia - inviata al ct della Nazionale cilena Claudio Borghi, alla Juventus e alla sua famiglia - per ricominciare daccapo e chiudere definitivamente la triste vicenda che lo ha visto coinvolto assieme ad altri compagni di Nazionale alla vigilia della sfida contro Uruguay e Paraguay. Il centrocampista, infatti, avrebbe alzatro troppo il gomito a un battesimo, presentandosi poi brillo e in ritardo al raduno della sua Nazionale.«Il mio desiderio più grande è ora quello di chiedere scusa a tutti, soprattutto ai miei compagni di nazionale», ha scritto Vidal nella lettera. «Ho capito l'errore e spero di potermi chiarire personalmente con il ct Borghi e il suo staff. Con loro ho intrapreso un rapporto professionale ma anche di gratitudine e rispetto. Spero che il dolore che ho causato con il mio atteggiamento possa attenuarsi, per ora io offro solo le mie più sentite scuse», ha aggiunto.Vidal si è detto dispiaciuto anche per l'imbarazzo procurato alla Juventus «che mi è stata molto vicino in questo momento così difficile. Vorrei scusarmi anche con i tifosi bianconeri che mi hanno dimostrato in questi giorni tutto il loro affetto. Ho commesso un errore e ora mi aspetto la giusta punizione da parte della mia Federazione. La mia speranza è quella di poter un giorno tornare a vestire la maglia del mio paese perchè nulla mi renderebbe più felice ed orgoglioso».

Ma Quale Tavolo , Avanti Tutta !!!

Possibile cession di Iaquinta

«Iaquinta in partenza a gennaio? Non lo so»
"Iaquinta sul mercato? Al momento questa ipotesi non mi risulta non so se gennaio sarà sul mercato. Ha bisogno di ritrovare il ritmo partita, poi, deciderà Conte e i dirigenti della Juventus se Iaquinta dovrà andare sul mercato". Queste le parole di Andrea D'Amico, procuratore dell'attaccante bianconero da tempo al centro delle trattative in uscita. "Il Napoli? Il progetto di De Laurentiis è vincente, sono sicuro che continuerà a fare bene. E’ una squadra che ha come punto di forza i tre tenori, ma anche i calciatori che sono arrivati stanno facendo bene si sono inseriti alla grande".

Prima pagina Tuttosport 18/11

giovedì 17 novembre 2011

Verso Juventus Palermo 17/11/2011

Il ritorno di Caceres

Caceres: «Tornerei molto volentieri alla Juve»
Il tempo di tornare in Italia con il suo Uruguay, fare il cross vincente per Fernandez e lasciare questo messaggio in portineria: "Tornerei volentieri alla Juve". Martin Caceres ha vestito la maglia bianconera nel 2009 non lasciando però una grande impronta: "Avrei voluto avere più opportunità per dimostare il mio valore -ha detto a 'Estadio Deportivo'- però il calcio è anche questo. Ho accettato quanto è successo e per ora preferisco non aggiungere nulla. Mi piacerebbe tornare alla Juve però ora sono felice nel Siviglia anche se non potrei mai dire no alla squadra che mi ha fatto tornare ad essere un giocatore".