sabato 19 novembre 2011

Juventus - Palermo i convocati

C'è Iaquinta. Conte convoca lui e altri 20
Al termine della seduta di rifinitura svolta allo Juventus Center di Vinovo, Antonio Conte ha diramato la lista dei convocati per la gara di domenica pomeriggio contro il Palermo (ore 15), sul terreno dello Juventus Stadium. C’è un felice ritorno, quello di Vincenzo Iaquinta, pienamente recuperato dopo l’infortunio patito quest’estate. In totale sono 21 i bianconeri a disposizione. Ecco l’elenco:
1 Buffon, 3 Chiellini, 5 Pazienza, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Iaquinta, 10 Del Piero, 11 De Ceglie, 13 Manninger, 14 Vucinic, 15 Barzagli, 17 Elia, 18 Quagliarella, 19 Bonucci, 21 Pirlo, 22 Vidal, 24 Giaccherini, 26 Lichtsteiner, 27 Krasic, 30 Storari, 32 Matri.

Rubrica: I precedenti a Torino con il Palemo

Nello scorso campionato di serie A, il 23 Settembre 2010 la Juventus di DelNeri perde di misura contro il Palermo in quel momento in crisi per 1 a 3. Bella partita con tante occasioni per entrambe le squadre ma il palermo complice la fortuna è più concreto, andando in gol per 3 volte. I gol sono di Pastore, Ilicic e Bovo su punizione per il Palermo. Al trmine della partita segna Iaquinta di testa per la Juventus.



Nel campionato 2009/2010 di serie A il primo Marzo 2010 il Palermo batte a torino la Juventus di Zaccheroni per 0 a 2. Come al solito Juventus Palermo sono sfide con molte emozioni però smpre sfortunate per la Juventus che crea sempre molto, visto la precarietà della difesa palermitana ma fa fativca a concretizzare. I gol sono di Miccoli con un tiro alla DelPiero e uno di Budan su errore incredibile di Grygera.



Nel campionato 2008/2009 di serie A il Palermo batte la Juventus per 1 a 2. In questo caso oltre alle tante occasioni da gol per entrambe le squadre ci si mette l'albitro assieme al guardalinee a fare un sacco di errori. I gol sono del solito Miccoli, pareggio di DelPiero su punizione e poi il gol del vantaggio di Levan.



PARTITE STORICHE

14 settembre 1969, la Juventus si impone per 4-1 sui siciliani



Il 25 novembre 2007 la Juventus rifila cinque reti al Palermo

Conferenza Stampa di Antonio Conte Pre Juventus Palermo

Juve, attacco al completo

Quagliarella al decollo
Dall’ultima esultanza sono passati undici mesi. Quell’aeroplanino scelto da Fabio Quagliarella per festeggiare il gran gol di Verona (19 dicembre 2010, momentaneo 1-0 con una girata spettacolare) è pronto a decollare nuovamente. «Sto bene sia fisicamente sia psicologicamente», ha confessato l’attaccante napoletano nei giorni scorsi attraverso Facebook . Parole che negli ultimi giorni sono state supportate da sensazioni sempre migliori. Segnali multipli. Quagliarella scalpita, come gli succede da un po’. Quello che più conta, infatti, è che il termometro di Antonio Conte ha evidenziato temperature in crescita durante questa lunga pausa. Per i fatti bisognerà aspettare il campo. La rosa è al completo, il reparto offensivo esaurito come lo Stadium. L’assenza delle coppe e i pochi infortuni hanno ridotto al minimo i cambi bianconeri: la Juventus è la “grande” dove il turn-over va meno di moda. Ma di qui a Natale, con sette partite ravvicinate e qualche diffidato (al momento sono Chiellini , Marchisio , Pepe , Pirlo ) qualcosa è destinato a cambiare. Anche per il “Quaglia”. Dopo i 9’ di Catania - unica apparizione stagionale - la partita contro il Palermo potrebbe regalargli una nuova chance. “Quella giusta”, come si sussurra negli ambienti bianconeri. “Se entra, segna e non si ferma più”, sono pronti a scommettere in molti. PROTAGONISTA - L’arrivo a Torino dei genitori gli ha trasmesso ulteriore serenità. E’ soprattutto la voglia di tornare protagonista a trascinarlo. Non è contento, come non lo sono i compagni poco utilizzati, ma è tutt’altro che rassegnato. Non è tipo da conti alla rovescia. Lusingato dalle voci di mercato - Villarreal, Milan, Genoa, Premier... - ma ancora convintissimo di poter essere determinante per la Juventus. In passato era una squadra che aveva sognato più volte (soprattutto ai tempi di Udine): e adesso che c’è vuole giocarsi le proprie carte fino all’ultimo. Torino è come una seconda casa, ha iniziato a frequentarla da ragazzino delle giovanili del Toro. Chi lo conosce bene assicura che il brutto infortunio è una pagina chiusa. Per rimuoverla definitivamente c’è soltanto un modo: giocare, esibirsi in un nuovo aeroplanino, tornare protagonista come lo scorso anno.

Mercato Juventus

Prima pagina Tuttosport 18/11

venerdì 18 novembre 2011

Juventus-Palermo preview

Juventus Channel News

Il sogno di Matri

«Sogno di giocare la Champions League»
Ospite di "Verissimo" - in onda il 19 novembre su Canale 5 dalle 15.30 - Alessandro Matri ha parlato di tutto, soprattutto della sua vita privata: "Sono più conosciuto per essere il fidanzato della velina Federica Nargi - scherza - che per essere un calciatore. Quando ho presentato Federica a mia mamma, lei è rimasta subito colpita dalla sua semplicità, caratteristica per me fondamentale in una ragazza". L'attaccante della Juve ha poi fatto un riferimento a Balotelli: "Scherzando gli dico che deve mettere la testa a posto. E’ un giocatore fondamentale, che può diventare uno dei calciatori più forti. Ma ha quel lato lì che un po’ lo penalizza, anche se a volte gli danno contro anche se non ha fatto nulla”.IL SOGNO - Matri ha poi confessato di avere un sogno: "Mi piacerebbe giocare in Champions perché ormai ho 27 anni e non ho mai fatto una partita in questa competizione. Vorrei conquistare uno dei primi tre posti in classifica per poi poterla giocare l’anno prossimo". L'ex attaccante del Cagliari ha rivelato il motivo del suo numero 32:"Nel calcio ho molti conoscenti ma pochi amici. Il più importante è Cristian Brocchi. Ho voluto scegliere il numero della sua maglia, perché lui ha sempre creduto in me anche quando non c’erano le condizioni". Sul futuro, Matri è chiaro: "Se dovesse arrivare un'offerta del Milan? E' una squadra che ha creduto in me e che ha speso pure tanto per avermi. Quindi sono grato e felice di giocare nella Juventus".

Parla Amauri

Vidal chiede scusa

Scrive una lettera: «Chiedo scusa a Juve e Cile»
Un lettera per chiedere scusa a tutti. Arturo Vidal ha scelto una missivia - inviata al ct della Nazionale cilena Claudio Borghi, alla Juventus e alla sua famiglia - per ricominciare daccapo e chiudere definitivamente la triste vicenda che lo ha visto coinvolto assieme ad altri compagni di Nazionale alla vigilia della sfida contro Uruguay e Paraguay. Il centrocampista, infatti, avrebbe alzatro troppo il gomito a un battesimo, presentandosi poi brillo e in ritardo al raduno della sua Nazionale.«Il mio desiderio più grande è ora quello di chiedere scusa a tutti, soprattutto ai miei compagni di nazionale», ha scritto Vidal nella lettera. «Ho capito l'errore e spero di potermi chiarire personalmente con il ct Borghi e il suo staff. Con loro ho intrapreso un rapporto professionale ma anche di gratitudine e rispetto. Spero che il dolore che ho causato con il mio atteggiamento possa attenuarsi, per ora io offro solo le mie più sentite scuse», ha aggiunto.Vidal si è detto dispiaciuto anche per l'imbarazzo procurato alla Juventus «che mi è stata molto vicino in questo momento così difficile. Vorrei scusarmi anche con i tifosi bianconeri che mi hanno dimostrato in questi giorni tutto il loro affetto. Ho commesso un errore e ora mi aspetto la giusta punizione da parte della mia Federazione. La mia speranza è quella di poter un giorno tornare a vestire la maglia del mio paese perchè nulla mi renderebbe più felice ed orgoglioso».

Ma Quale Tavolo , Avanti Tutta !!!

Possibile cession di Iaquinta

«Iaquinta in partenza a gennaio? Non lo so»
"Iaquinta sul mercato? Al momento questa ipotesi non mi risulta non so se gennaio sarà sul mercato. Ha bisogno di ritrovare il ritmo partita, poi, deciderà Conte e i dirigenti della Juventus se Iaquinta dovrà andare sul mercato". Queste le parole di Andrea D'Amico, procuratore dell'attaccante bianconero da tempo al centro delle trattative in uscita. "Il Napoli? Il progetto di De Laurentiis è vincente, sono sicuro che continuerà a fare bene. E’ una squadra che ha come punto di forza i tre tenori, ma anche i calciatori che sono arrivati stanno facendo bene si sono inseriti alla grande".

Prima pagina Tuttosport 18/11

giovedì 17 novembre 2011

Verso Juventus Palermo 17/11/2011

Il ritorno di Caceres

Caceres: «Tornerei molto volentieri alla Juve»
Il tempo di tornare in Italia con il suo Uruguay, fare il cross vincente per Fernandez e lasciare questo messaggio in portineria: "Tornerei volentieri alla Juve". Martin Caceres ha vestito la maglia bianconera nel 2009 non lasciando però una grande impronta: "Avrei voluto avere più opportunità per dimostare il mio valore -ha detto a 'Estadio Deportivo'- però il calcio è anche questo. Ho accettato quanto è successo e per ora preferisco non aggiungere nulla. Mi piacerebbe tornare alla Juve però ora sono felice nel Siviglia anche se non potrei mai dire no alla squadra che mi ha fatto tornare ad essere un giocatore".

Il caso Amuri

Amauri: «Via dalla Juve? Sto contando i giorni»
Amauri non vede l'ora di lasciare la Juve. Dopo aver rifiutato tutte le destinazioni nel mercato estivo, l'attaccante è pronto a salutare a gennaio, e ai microfoni di Sky Spor dichiara: «Spero che finisca subito questo periodo, sto contando i giorni. Ne mancano 35 all'apertura del mercato, 40-45 giorni al mio addio. A gennaio andrò via dalla Juve, per forza. Dove? Ci sono i miei procuratori che stanno lavorando, sento delle voci, spero che il tutto vada in porto. Per ora
meglio non dire nulla».

L'esordio bianconero di Conte

Oggi 17/11 è un giorno da ricordare perchè ben 20 anni fa il nostro allenatore ed ex capitano Antonio Conte esordì con la maglia della Juventus, in un derby vinto con il Torino, entrando nel finale al posto di Totò Schillaci. In panca c'era in grande Trapattoni.

Verso Juventus Palermo

Beretta: «Ok al tavolo». Galliani: Abbassiamo i toni

"Una proposta che va guardata con grande attenzione e va accolta". Il presidente della Lega di A Maurizio Beretta sostiene così il suggerimento di Andrea Agnelli di aprire un tavolo politico alla luce dell'appello e della dura presa di posizione dal numero uno del Coni Gianni Petrucci anche in merito alla vicenda dello scudetto 2006. "La proposta di Petrucci mi sembra molto interessante, noi come sempre abbiamo un atteggiamento sereno e interessato", ha osservato Beretta. "Fra l'altro - ha ricordato Beretta - il tavolo lo avevamo anche sollecitato noi molte volte, era partito a Palazzo Chigi con un po' di ambizioni qualche mese fa dopo la firma dell'accordo collettivo quindi sicuramente è una proposta da guardare con grande attenzione e va accolta. Dobbiamo anche darci delle scadenze molto ravvicinate per alcuni dei problemi più immediati. Con la serenità che viene richiesta e abbiamo tutti, e un po' di buona volontà si possono risolvere i problemi".

GALLIANI - "Sono assolutamente favorevole sia al tavolo sia ad abbassare i toni, non ho ricevuto ancora inviti quindi non ho idea di chi si siederà al tavolo: al di là di chi parteciperà, dovrà servire a pacificare gli animi". Questa la posizione dell'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani sull'ipotesi di un 'tavolo di pacè emersa ieri dai discorsi dei presidenti del Coni Gianni Petrucci e della Juventus Andrea Agnelli.

GHIRARDI - "Ho stima di Petrucci che da anni è una figura importante per lo sport italiano, credo verrà recepito il suo segnale di distensione, di pulizia, ma anche di innovazione". Il presidente del Parma Tommaso Ghirardi pensa che sia ora di archiviare definitivamente il passato. "C'è bisogno di un po' di ventata di novità e di dire basta al passato - afferma al suo arrivo in Lega Calcio - Io non ho vissuto Calciopoli, ma dopo tanti anni se ne parla più di tanti altri argomenti che credo siano più importanti. Dobbiamo cercare di fare quadrato e di chiudere definitivamente questo discorso". Sulla battaglia di Agnelli per vedere riconosciuti i danni alla Juventus, Ghirardi non vuole giudicare: "Io non mi permetto, non c'ero in quegli anni perchè ho preso il Parma nel 2007, devo solamente commentare positivamente le parole di Petrucci, responsabili e importanti. Personalmente sarei più felice se ci fosse del rinnovamento e nuovi argomenti".

Petrucci in risposta alla Conferenza di Andrea Agnelli

Prima pagina Tuttosport 17/11

mercoledì 16 novembre 2011

Conferenza Stampa di Andrea Agnelli In risposta a Petrucci



News stato giocatori...

Chiusa la pausa per le nazionali con il ritorno a Vinovo degli azzurri, il tecnico della Juve ha di nuovo la rosa completa a disposizione. Mentre i reduci dalla sfida con l'Uruguay hanno svolto un defaticante in mattinata, il resto del gruppo ha continuato la normale attività. Ottime indicazioni per Barzagli che ha iniziato a seguire in parte il programma con i compagni. Del Piero ha invece seguito un programma personalizzato in campo a causa di un fastidio al costato.

Oggi Agnelli replica a Petrucci

Ormai, quello che sta avvenendo tra la Juventus e la Federcalcio è un vero e proprio scontro frontale. La richiesta di risarcimento in merito allo scudetto 2006 non è stata digerita da Abete, mentre il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha attaccato duramente i bianconeri a causa dei continui ricorsi. Per questo motivo, Andrea Agnelli ha convocato una conferenza stampa per le 17.30 di mercoledì, nella quale risponderà al presidente del Coni.

Petrucci: Juventini, pazienza. È doping avvocatizio

«Basta basta io non ci sto». Gianni Petrucci, presidente del Coni lancia un duro atto di accusa, dopo la sentenza del Tnas che si è dichiarato incompetente sul ricorso della Juve sullo scudetto 2006. «Il calcio è malato di doping legale. Se va avanti così sarà commissariato dall'opinione pubblica».

SULLO SCUDETTO 2006 - «C'è mancanza di rispetto per le regole e per l'etica, non devono prevalere gli arroganti e i prepotenti. Mi riferisco ad una parte del calcio italiano di vertice perché stiamo assistendo a cose mai viste», ha aggiunto il presidente del Coni, Gianni Petrucci, nel corso della conferenza stampa al Comitato Olimpico Italiano, a proposito dei recenti sviluppi della questione legata allo Scudetto 2006 assegnato all'Inter, che ha visto ieri il Tnas dichiararsi incompetente sul ricorso presentato dalla Juventus. «Condivido quello che ha fatto la Figc e il Tnas l'ha confermato. Perché è sbagliato quella decisione e chi lo ha detto che non è giusta? Poi ognuno faccia i ricorsi che vuole, Abete non ha sbagliato ce ne fossero come lui e che deve fare? Si deve mettere in canotta a litigare? Il presidente del Coni non ha la forza di fare decreti sullo Scudetto le regole sono state rispettate e ci sono delibere».

LA RISPOSTA AD AGNELLI - «Dopo quest'ultima sentenza, a chi porta vantaggi proseguire... Se si fa un passo indietro se ne fanno due avanti, chi ha più intelligenza la metta al servizio degli altri. Il mio è un appello, ma forse gli appelli non servono più». Così il presidente del Coni Gianni Petrucci, durante la conferenza stampa al Salone d'Onore del Coni, commentando la sentenza di incompetenza del Tnas sulla revisione dello scudetto del 2006 chiesta dalla Juventus. «Non so se sia giusto aver dato quello scudetto all'Inter, non sta al Coni dirlo - ha aggiunto Petrucci - Le regole però sono state rispettate e per il Coni il discorso è chiuso. Chi lo vuol riaprire creerà problemi alla serenità del calcio italiano». Ai sostenitori della Juventus, il numero 1 del Coni ha chiesto di «essere meno tifosi e di usare il buon senso». Nessuna polemica con il presidente bianconero, Andrea Agnelli. «Porta avanti le sue idee - ha ammesso Petrucci - le rispetto, ma io ho altre idee». «Non sono rimasto deluso dal comportamento di Andrea Agnelli: ognuno fa quello che ritiene giusto. Ho conosciuto l'avvocato e ho rispetto per una famiglia cha ha fatto grandi cose per il calcio. Loro portano avanti le loro idee, io le rispetto, ma non sono le mie». Queste le parole del presidente del Coni, Gianni Petrucci, a proposito del comportamento del numero 1 bianconero, Andrea Agnelli, che ha intrapreso una lunga battaglia legale sullo scudetto del 2006. Il club bianconero, gli viene chiesto, si sarebbe anche rivolto al prefetto di Roma per chiedere il commissariamento della Federcalcio. «Solo il Coni - ha replicato Petrucci - può commissariare una federazione». Nessuna telefonata con Andrea Agnelli. «Non l'ho sentito - ha concluso - non voglio entrare a gamba tesa e non voglio fare appelli. Tra l'altro, sottolineo l'ottimo lavoro del presidente della Figc, Giancarlo Abete: è attaccato perchè non mostra i muscoli e non aggredisce».

L'ATTACCO - Gianni Petrucci attacca il mondo del calcio: «Non ne posso più. Il calcio di vertice è malato di doping legale. Ogni regola viene aggirata dai furbi. Lo sport è etica e occorre maggiore rispetto. Presidenti attenti. Vi dico che i soldi sono vostri ma le regole sono della Federcalcio. Sulle pagine dei giornali si parla solo di aspetti legali. Oggi ogni regola viene aggirata da avvocati, furbastri, ma non è sport che è etica. Si sta arrivando ad una china che non sappiamo come fermarci. ogni regola è aggirata dai furbi, occorre maggiore rispetto. Dopo la sentenza del Tnas perché prseguire? A chi porta vantaggio? Chi ha più intelligenza la metta al servizio degli altri. Gli appelli non servono più ma io continuerò a farli finché avrò voce». Poi prosegue: «I soldi sono dei presidenti della serie A, ma le regole sono le nostre». Lo strappo con la Lega di A c'è da tempo, e il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha voluto sottolinearlo invitando anche ad eleggere presto il nuovo presidente. «Da tempo c'è stato uno strappo con la Lega di A. Conosco bene il 99% dei presidenti, e dico loro di prendere atto della situazione del calcio italiano e di quello che il presidente del Coni dice con amore verso quel mondo. Prendano atto delle mie parole, e riflettano». «Se, invece - continua Petrucci- vogliono continuare ad essere aggressivi, vadano pure avanti così». Il presidente del Coni ha spiegato così la situazione dei rapporti con la Lega calcio di serie A, non lesinando poi critiche alla Confindustria del pallone. «La prima giornata di serie A non si è giocata per mancanza del contratto collettivo - ha aggiunto -. A marzo si è dimesso il presidente Beretta, ma possibile che in questi mesi non sia riuscito ad eleggerne un altro? Non possiamo andare avanti così, facciano qualcosa di costruttivo ed eleggano il nuovo presidente. Lega A a rischio commissariamento? Questo non lo so, ma loro lo sanno, visto che hanno fatto tanti studi per vedere se potevano essere commissariati. Come diceva Oscar Wilde "Ci sono quelli che vogliono parlare di niente, unica materia di cui sanno tutto"».

COMITATO DEI SAGGI - «Non è vero che chi urla più forte ha ragione. Basta, abbiamo affidato a un gruppo di saggi l'incarico di mettere a punto norme contro l'arroganza di una parte del calcio». Così Gianni Petrucci, all'indomani della sentenza del Tnas che si è detto incompetente sul ricorso Juve per lo scudetto 2006. «Che senso ha andare avanti? - ha detto Petrucci riferendosi alla Juve - Fare un passo indietro vuol dire farne due avanti. La Lega è senza presidente da marzo, domani si riunisce. Faccia la sua scelta». Sono cinque i componenti del comitato dei saggi, incaricati dal presidente del Coni, Gianni Petrucci di capire il prima possibile come lo sport italiano possa difendersi da «questi perenni ricorsi alla giustizia ordinaria». I cinque saggi sono: Pasquale De Lise, Paolo Salvatore, Piero Alberto Capotosti, Riccardo Chieppa e Giulio Napolitano.

REPLICA DI AGNELLI - Nel pomeriggio alle 17.30 arriverà la replica al presidente del Coni del presidente della Juve, Andrea Agnelli, che ha convocato una conferenza stampa a Vinovo.

La Juventus depositerà L' Esposto alla Corte dei Conti

Scudetto 2006, il Tnas si dichiara incompetente

IL COMUNICATO - Questo il comunicato del Tnas: "Il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, in riferimento alla controversia Juventus F.C. SpA / Federazione Italiana Giuoco Calcio e F.C. Internazionale Milano SpA, avente a oggetto l'atto del Consiglio Federale del 18 luglio 2011 di rigetto dell'istanza di revoca dell'assegnazione dello scudetto stagione sportiva 2005/2006, comunica che il Collegio arbitrale, composto dal Presidente, Dott. Angelo Grieco, e dagli Arbitri, Avv. Dario Buzzelli e Avv. Enrico De Giovanni, dichiara la propria incompetenza".

Juventus Channel News 15/11/2011

Le parole degli juventini in Nazionale

Prima pagina Tuttosport 16/11

martedì 15 novembre 2011

Abete: «Figc prima danneggiata da Calciopoli»

Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, parla ai microfoni di Sky Sport 24 della richiesta di risarcimento danni presentata al Tar del Lazio dalla Juventus e della richiesta di commissariamento della Figc.

Che tipo di reazione ha avuto alle richieste della Juventus?
"Stupore per quanto riguarda la tempistica. Per quanto riguarda il merito, il fatto di una richiesta risarcitoria era già stato preannunciato, quindi non è stato sorprendente. La Federazione è molto serena perché, naturalmente, ritiene di aver svolto i suoi compiti con attenzione e, peraltro, la Federazione post Calciopoli è la prima a essere stata danneggiata da quello che è avvenuto e, come hanno testimoniato le sentenze sportive, fermo restando che siamo al primo grado per quanto riguarda le sentenze penali, ha altri livelli di responsabilità, non certo quelli della Federazione".

Se c’è stata una condanna per illecito sportivo, non è consequenziale che una società perda dei soldi?
"Penso che sia noto, lo abbiamo detto prima delle pronunce di primo grado di Napoli, che esistano ordinamenti diversi. Quello sportivo ha delle sue specificità, quindi in occasione del Consiglio Federale dell’8 novembre a Vicenza, abbiamo evidenziato che qualunque fosse stato l’esito di primo grado, che veniva dal Tribunale di Napoli, non ci sarebbe stata una situazione che interveniva sull’ordinamento sportivo, perché l’ordinamento sportivo ha un corpus normativo diverso, che attiene a riferimenti normativi che all’epoca sono stati oggetto di una valutazione da parte di tutti gli organi di giustizia, non solo federali ma anche del Coni. Com’è noto, molte società, fra cui la Juventus, non hanno dato seguito nelle sedi successive anche a interventi presso i Tribunali amministrativi, accettando quella che sarebbe stata la decisione degli organi di giustizia del Coni".

Il fatto che venga chiamato in causa con la richiesta di commissariamento la ferisce?
"Sono sereno, ho la coscienza a posto, si possono esprimere delle critiche legittime da un punto di vista di politica sportiva per l’operato di tutti noi. Certamente, tutti sanno che sono un uomo di regole. Questo era noto perché avevo tanti avversari, anche nel momento in cui esisteva uno scenario federale diverso, quindi prima del commissariamento della federazione. Ho ricordato spesso di aver attaccato il doppio designatore, in quanto era stata una scelta di sette società che avevano, di fatto, forzato la mano sia all’Aia che alla Federazione. Quindi sono sereno, ci può essere amarezza, ma con l’amarezza bisogna conviverci, però sono sereno dell’operato della Federazione che deve essere super partes e vorrà sempre essere super partes al di là dei comportamenti che vengono portati avanti dai singoli dirigenti e dai singoli club. Desidero solo ricordare che, in occasione della sentenza di Napoli, rito ordinario, così come nella sentenza di primo grado, rito abbreviato, ci sono stati dei soggetti che sono stati sanzionati con una condanna penale e devono risarcire la Federazione perché è stato riconosciuto il diritto della Federazione a essere risarcita. Desidero ricordare anche che, in occasione della sentenza del Tribunale di Napoli, quest’ultimo ha respinto tutte le istanze nei confronti della Federazione Italiana Gioco Calcio, che quindi non ha maturato alcuna responsabilità anche da un punto di vista civilistico".

Allenamenti Juventus 15/11/2011

Dall'Inghilterra: «La Juve offrirà 10 milioni per Alex»

"La Juve farà un'offerta di 8 milioni di sterline per Alex". Quasi dieci milioni di euro per il centrale del Chelsea. Lo scrivono oggi in Inghilterra dove sono certi dell'imminente proposta juventina per il brasiliano già nel mercato di gennaio. Villas Boas, scrive il Daily Express, vuole ridisegnare la difesa dei 'Blues' dopo un inizio di stagione non soddisfacente. Il tecnico portoghese ha individuato già il sostituto di Alex, il difensore del Bolton Gary Cahill. Oltre la Juve, anche Zenit e Tottenham sarebbero interessate al giocatore cresciuto con la maglia del Santos.

Lippi: «La Juve? Può chiamarmi quando vuole»

L'ex ct della nazionale Lippi ha voglia di tornare ad allenare. Non è una novità ma stavolta c'è la certezza che il desiderio del tecnico di Viareggio è tutto indirizzato verso una nuova nazionale: "Ho preso un anno di pausa, di pausa mentale. Ora voglio iniziare un nuovo progetto ma non voglio allenare un club. Preferisco una nazionale, un progetto da costruire per giocarmi un altro Mondiale, quello del Brasile nel 2014". Il ricordo dell'esperienza azzurra in Sudafrica è da dimenticare: "Nella vita in generale, come in un qualsiasi lavoro, ci sono alti e bassi. Momenti buoni e cattivi. Per quanto mi riguarda sono stato molto fortunato in carriera ed ho avuto molto successo". Successo, parola che fa venire in mente la Juventus. Nel club bianconero i ricordi di stagioni incredibili: "Ho avuto la possibilità di tornare nel club bianconero ma alla fine non è successo nulla. Ora la Juventus ha un grande allenatore che sta cominciando un nuovo ciclo. La Juve non ha bisogno di me ma il rapporto è così bello che se un giorno mi chiameranno sarò disponibile a dare una mano. Ma spero che questo non accada altrimenti signficherebbe che le cose non sono andate bene

Premio Sport e Lavoro " Parla Andrea Agnelli "

Zuliani commenta il risarcimento

Claudio Zuliani commenta sul suo profilo di Facebook il risarcimento chiesto dalla Juventus per il danneggiamento avuto dal caso Calciopoli:La nebbia agli irti colli piovviginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar... Nel paese dei borghi e delle contrade si combatte a slogan su fatti sconosciuti ai più : la Juventus segue iter indicato dalla legge e chiede risarcimenti in base alle stime degli avvocati . Se otterrà bene altrimenti ce ne faremo una ragione. Oggi scadeva il termine per presentare ricorso,non ci sono giorni giusti o inopportuni, ci sono scadenze fissate dalla legge: quella legge che molti nel nostro paese non seguono e poi si meravigliano !

La Juventus al Tar per Avere Giustizia



Parla Andrea Agnelli

Prima pagina Tuttosport 15/11

lunedì 14 novembre 2011

Moratti: «Azione Juve ad orologeria? Non credo»

"I nostri legali capiranno di più questo desiderio della Juve di attaccare". Questo il primo commento del presidente dell'Inter Massimo Moratti sul ricorso avanzato dal club bianconero al Tar del Lazio. La notizia è arrivata mentre Moratti insieme al presidente della Figc Abete, della Uefa Platini e del Coni Petrucci partecipavano alla cerimonia per il Premio Facchetti. Una azione ad orologeria? "Non credo che il cattivo gusto arrivi fino a questo punto", ha tagliato corto Moratti

Tour Juventus Stadium

Juventus su Leandro Damiao Attaccante dell'Internacional

Abete: «Ricorso Juve? E' stato inopportuno»

"Ovviamente è un diritto della Juventus portare avanti nei modi e nei tempi che ritiene opportuno la battaglia che tutti conosciamo, ma sarebbe stato opportuno che ciò avvenisse in un'altra giornata". Questo il commento del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, sul ricorso presentato dalla Juventus al Tar del Lazio per il risarcimento nei confronti della Figc. Al termine della cerimonia per il Premio Facchetti, a cui hanno partecipato dirigenti di diverse società ma non della Juventus, Abete ha sottolineato che se questo ricorso fosse arrivato in un altro momento "avrebbe dato un segnale diverso. Ma la giornata di oggi - ha continuato - ha certificato una capacità di rapporti che dovrà essere un punto di riferimento per il futuro. Resta un diritto della società, ma la Federazione è molto seria e ha lo stile di non commentare le sentenze di Calciopoli".

AZZURRI: ABETE, OK RISULTATI E IMPEGNO SOCIALE - Sia in campo, sia fuori, la Nazionale di Cesare Prandelli sta dando i risultati che la Federcalcio si attendeva. "È una nazionale positiva, perchè abbina risultati sportivi che danno ragione al lavoro di Prandelli - ha osservato il presidente della Figc Giancarlo Abete - a un impegno nella dimensione sociale da parte di un gruppo che è unito". Una citazione in particolare la merita Mario Balotelli: "Ha segnato il primo gol in azzurro, è un grande campione e speriamo che riesca a confermare in Nazionale tutte le sue grandi potenzialità".

Fonte: Tuttosport.com

Prima pagina Tuttosport 14/11

domenica 13 novembre 2011

Filo Diretto: Alex Manninger

Bonucci Esclusivo

Così nasce modello Juve: «Più vinci meno ti fai male»

Bertelli e Sassi, insieme a Julio Tous, siete il cuore della preparazione atletica della Juve di Conte. Come siete organizzati e cosa avete cambiato a Vinovo? Sassi: «Siamo un gruppo affiatato, ognuno con proprie competenze. Bertelli è il primo preparatore, il più stretto collaboratore di Conte con il quale elabora gli allenamenti. Lo spagnolo Julio Tous è l’esperto della forza e lavora in palestra con macchine innovative. Io infine seguo e coordino il Training Check , una delle novità che abbiamo introdotto. Si tratta di elaborazione dati, analisi e report. Lavoriamo in stretta connessione e siamo al servizio di Conte per sviluppare il suo metodo».

Che cos’è il Training Check?
Sassi: «È una struttura a supporto dell’intera società. Una grande novità voluta fortemente da Marotta. Monitoriamo tutti gli allenamenti dalla prima squadra ai bambini, in modo da portare avanti lo stesso tipo di allenamento, ovviamente con carichi diversi in proporzione all’età. Tutto sotto controllo con meccanismi di telemetria che quotidianamente scaricano dati nel mio computer».

Una sorta di scuola Ajax applicata alla preparazione atletica invece che alla tattica.
S.: «Il paragone ci sta. I vantaggi sono tanti. Un esempio? Quando un giovane viene aggregato alla prima squadra si trova meno spaesato: a cambiare è solo l’intensità, ma soprattutto si uniforma un metodo e si porta avanti».

Come si può descrivere il "metodo Conte"?
Bertelli: «È un metodo misto: molto pallone, ma anche esercitazioni senza e lavoro in palestra. Sarebbe lungo da spiegare, se vogliamo sintetizzarne la filosofia si può dire che tutto è orientato all’alta intensità, ad aggredire sempre quello che si fa. In partita, ovviamente, ma anche in allenamento o pure visionando un video. Conte cerca di sviluppare questa aggressività agonistica perché venga applicato al massimo il suo calcio».

Fonte: Tuttosport.com

Il Falso caso Vidal

Prima pagina Tuttosport 13/11