Una sfida doppia all'Olimpico
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POKER CHE VALE Domani sera Mirko Vucinic tornerà all’Olimpico da nemico. Doppio. In quanto juventino ed ex romanista. L’accoglienza questa volta non sarà fredda... C’è anche da capirli i tifosi biancocelesti. Il loro astio è giustificato dal campanilismo ma ancor più dai sette gol subiti dal montenegrino: tre negli anni leccesi, quattro nel derby. Pesano soprattutto gli ultimi. Una serie inaugurata il 31 ottobre 2007, quando la prodezza di Vucinic fu determinante nel 3-2 a favore della Roma. E chiusa con la doppietta del 18 aprile 2010 che sembrava aver regalato lo scudetto ai giallorossi. Toccò alla Sampdoria cambiare il corso degli eventi, ma Vucinic aveva già fatto, ampiamente, il suo.
BUONI PROPOSITI Per il montenegrino si profila dunque una partita nella partita. Un derby personale che rappresenta anche l’ennesimo (piccolo in questo caso) esame. Perché la concorrenza in bianconero è ricca e qualificata. E la posizione guadagnata nelle prime dieci partite occorre difenderla. Fabio Quagliarella ad esempio è deciso a riconquistare posizioni in un derby tutto interno alla Juve. Ma Vucinic proprio alla sfida con la Lazio chiede un ulteriore slancio, confidando nei precedenti. Alessandro Lucci , manager e amico dello juventino, confida: «Ci siamo sentiti, mi ha detto che vuole spaccare la partita. Sono convinto che domani in lui conviveranno la vecchia anima giallorossa e quella nuova juventina».
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