martedì 22 novembre 2011

Intervista a Del Piero

«Juve, io sento ancora il fuoco dentro»
Vittoria, primato in classifica e gli ultimi minuti della sfida col Palermo vissuti da protagonista in campo: Alessandro Del Piero torna sulla partita di ieri commentando il match sul suo sito ufficiale alessandrodelpiero.com: «La vittoria contro il Palermo segna un altro passo importante nella nostra stagione, il risultato netto non deve fare pensare che sia stato facile, ricordando i precedenti degli anni passati. Siamo rimasti in testa alla classifica, e con una partita in meno da giocare, e abbiamo assorbito bene la lunga sosta. E' un momento molto positivo e per farlo rimanere tale dobbiamo continuare a pensare che non abbiamo ancora fatto nulla, e giocare con la stessa fame con cui abbiamo voluto la partita di ieri. Alla prossima! Alessandro».

«HO FUOCO DENTRO, IN PANCHINA SOFFRO» - Alessandro Del Piero sta partecipando soprattutto dalla panchina alla cavalcata della Juventus fino alla testa della classifica. "Sono strafelice per il nostro momento, ma è altrettanto innegabile che in panchina si soffre perchè dentro ho ancora il fuoco", ha spiegato l'attaccante bianconero chiarendo che "quanto gioco non cambia il fatto che io sono il capitano della squadra, come i miei compagni hanno ribadito nelle interviste e in ogni allenamento". Del Piero ha affrontato l'argomento anche con una buona dose di umorismo. In mattinata ha partecipato agli ultimi minuti di una partita fra giornalisti organizzata da Adidas per presentare un nuovo modello di scarpe da calcio, e a chi gli chiedeva scherzando in quale ruolo preferisse giocare, l'attaccante juventino ha indicato il bordo del campo e sorridendo ha risposto: "Ultimamente di solito sto in panchina...". "La voglia di giocare è tanta, chiaramente", ha spiegato più tardi in conferenza stampa Del Piero chiarendo che non ha alcun problema ad adattarsi al modulo scelto dall'allenatore Antonio Conte: "Posso giocare in tutti i ruoli d'attacco, l'ho già fatto e non è un problema. Comunque spero di segnare presto il mio primo gol nel nuovo stadio della Juventus".

«NON PENSO A GIUGNO, FUTURO E' SABATO» - "È talmente bello questo momento con la Juve prima in campionato che non vedo perchè dobbiamo pensare al mio futuro". Così Alessandro Del Piero a chi gli domandava cosa lo aspetterà al termine di quella che è stata annunciata come la sua ultima stagione con la Juventus. "Il futuro è sabato, non voglio pensare a cosa accadrà da giugno in poi", ha tagliato corto Del Piero. "Molti hanno strabuzzato gli occhi quando ho detto che avrei giocato fino a 40 anni, così mi sono ricreduto, dovrò continuare fino a 42...", ha scherzato Del Piero confermando comunque che giocherà "ancora qualche anno, il calcio è la mia passione e mi diverto". Si parla di un passaggio o al Milan o di un'esperienza all'estero, ma Del Piero ha ribadito più volte: "Non voglio pensare a quello che farò da giugno in poi, penso a me da qui a giugno e basta - ha spiegato - mio fratello si occupa del mio futuro, saranno problemi suoi. Io non sto cercando nulla, voglio solo godermi ogni singolo momento con la Juventus da qui alla fine e poi vediamo cosa accade".

CALCIOPOLI: DEL PIERO, L'UNICO GIUDICE E' IL CAMPO - "Per me l'unica certezza è il campo, è solo lui il vero giudice, anche se questa parola non mi piace. Il resto spetta a presidenti, avvocati e federazione". Questa la risposta di Alessandro Del Piero a chi gli chiedeva un commento sul tavolo della pace su Calciopoli. "Ho risposto non so quante volte a queste domande, non voglio essere noioso e ripetitivo, sono cose che mi riguardano fino a un certo punto - ha detto -, a me interessa quello che ho fatto in campo con avversari e compagni".

ALTRO ALEX - Un capitano resta sempre un capitano. Anche se gioca poco, o addirittura non gioca. Alessandro Del Piero si sente la Juventus tatuata sulla pelle, e lo dimostra ogni volta in cui parla, anche nella fase finale della sua carriera bianconera. "Sono felice per il momento che stiamo attraversando - ha dichiarato Del Piero a margine della presentazione del nuovo sensore che, inserito nella scarpa da calcio, e' in grado di rilevare la distanza percorsa, il numero di scatti e la velocita' massima raggiunta - ma e' innegabile che a stare in panchina si soffre. Questa e' anche una cosa positiva, perche' significa che dentro di me ho ancora il fuoco. E comunque non cambia il fatto che io di questa squadra sia il capitano, come con grande piacere sottolineano spesso i miei compagni". Lui non si arrende, convinto di poter dire la sua da qui a fine stagione, un momento che coincidera' anche con il suo addio alla maglia bianconera. Per andare dove? "Non e' il momento di parlarne, non voglio pensare a quello che faro' da giugno in avanti, ma a quello che faro' da qui a giugno. Giocare fino a 40 anni? Certo, anzi, adesso dico fino a 42! Scherzi a parte, quel che e' certo e' che giochero' a calcio ancora qualche anno". Quel che conta per Alex e' il presente, un presente che vede la Juve in testa alla classifica: "Antonio sta facendo un ottimo lavoro, ma non e' questo il momento di fare calcoli o bilanci, perche' l'esaltazione e' talvolta peggio delle critiche. Magari alla fine del girone di andata potra' essere l'occasione per fare qualche riflessione, anche se poi gia' dalla prima di ritorno bisognera' ricominciare a vincere. La rivale per lo scudetto? Il Milan mi sembra la squadra favorita, ma attenzione anche alla Roma, al Napoli, alla Lazio e all'Inter, che rientrera' nella corsa. Il futuro per noi e' sabato (quando la Juve affrontera' a Roma la Lazio, ndr), andiamo incontro a partite delicate e dovremo essere forti". E lui lo e', anche quando, come adesso, vive ai margini: "Ma chi non gioca riveste comunque un ruolo importante, perche' chi gioca sa di non poter sgarrare. Certo, per chi resta fuori il fatto di non avere le coppe e' un aspetto negativo perche' ci sono meno occasioni per giocare, ma in compenso abbiamo la possibilita' di preparare meglio le partite sia dal punto di vista mentale che fisico e tattico, cosa che abbiamo pagato lo scorso anno".

Fonte: Tuttosport.com

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