venerdì 25 novembre 2011

Juve, batticuore Pirlo

Oggi si valuta la botta al ginocchio
Per la seconda volta, dopo la vigilia della sfida col Milan, suona l’allarme intorno alla figura di Andrea Pirlo , e, ovviamente, è subito batticuore. Il centrocampista della Juventus, o meglio, il faro del gioco bianconero, il fulcro dell’architettura pallonara made in Conte , ieri mattina ha lasciato il campo d’allenamento di Vinovo prima del tempo. Visto che la seduta era a porte chiuse, come quella di rifinitura di oggi, le notizie sulle sue condizioni di salute si sono rincorse, frammentarie e a volte contraddittorie, per buona parte della giornata. Le ultime, però, erano improntate a una convinto ottimismo dopo che in un primo tempo il tam tam ufficioso riportava di un problema muscolare e relativi esami diagnostici programmati per oggi. In realtà la situazione è diversa. Pirlo si sarebbe fermato per il dolore legato a una botta rimediata al ginocchio e oggi è atteso regolarmente in campo senza nemmeno dover ricorrere a ecografie o quant’altro.

PAZIENZA SI SCALDA Situazione dunque decisamente più rosea che Antonio Conte spera di poter vedere e verificare con i propri occhi senza brutte sorprese. Del resto perdere Pirlo significherebbe penalizzare le geometrie del gioco juventino. Non a caso l’ex centrocampista del Milan è il regista della Nazionale. In ogni caso è scattato il preallarme per Michele Pazienza . Fin qui paziente e diligente nel ruolo di panchinaro mite e scrupoloso. In allenamento non molla un metro e nei pochi minuti che ha disputato a partite quasi ultimate, ha dimostrato di aver recepito con profitto le indicazioni del tecnico. L’ex napoletano lo ha studiato a memoria il “manuale del bravo centrocampista” redatto dall’allenatore juventino. Ci si abbassa verso la difesa per farsi trovare smarcati e ricevere palla dai difensori. Poi, se non c’è sbocco in avanti, di nuovo palla indietro preoccupandosi di rimanere un terminale utile per il compagni. Per quanto riguarda la spinta, vedi come sopra: palla rasoterra verso una delle punte e movimento incontro per aiutarlo qualora avesse bisogno di riscaricare il pallone. E’ questo, qualora la situazione di Pirlo dovesse complicarsi, il lavoro che dovrà svolgere Pazienza. Ben difficilmente cercherà di stravolgere il copione con lanci oltre i venti metri, sempre piuttosto indigesti a Conte a meno che non siano smarcanti e con i giri perfetti come quelli che partono dai piedi telecomandati dell’ex rossonero.

IMPREVISTI Oggi, a metà pomeriggio, quando sarà terminata la rifinitura, Antonio Conte avrà le idee più chiare su come poter schierare la Juventus contro l’organizzatissima Lazio dell’ottimo Edy Reja . Poter riproporre all’Olimpico l’undici che sta permettendo alla Juventus di viaggiare a duemila all’ora, come pretende il tecnico juventino, rappresenterebbe un valore aggiunto ma le grandi squadre che puntano a grandi obiettivi devono saper affrontare e superare anche questi imprevisti.

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